“L’unicorno”: Rotondi, Madonia e il mondo senza plastica
PESCARA. Una plastica che non danneggia l’ambiente, creata da materiali green o di scarto, con poco impatto ambientale. Un prodotto che non si vende, ma si utilizza semplicemente con una licenza...
PESCARA. Una plastica che non danneggia l’ambiente, creata da materiali green o di scarto, con poco impatto ambientale. Un prodotto che non si vende, ma si utilizza semplicemente con una licenza commercializzata da un’azienda bolognese. La storia dell’ascesa fulminante e del declino altrettanto rapido di questa intuizione fenomenale è narrata nel libro “L’unicorno” (Baldini+Castoldi) dei giornalisti Marco Madonia e Gianluca Rotondi della redazione di Bologna del Corriere della Sera. Il libro sarà presentato oggi alle 18 nella sala Unione del nuovo spazio Fla in piazza Unione, a Pescara, nell’ambito della seconda giornata del Festival. All’incontro, a ingresso gratuito, oltre ai due autori parteciperà Pierpaolo Velonà. Al centro del libro c’è la figura di Marco Astorri: un grafico pubblicitario di Bologna che, insieme con Guido Cicognani, fonda Bio-On, un’azienda che si occupa della diffusione su larga scala della licenza per l’utilizzo del Pha, un materiale naturale alternativo alla plastica. Tra strategie comunicative vincenti e riconoscimenti nazionali, con Bio-on che diventa la seconda azienda italiana a ottenere l'appellativo di “Unicorno”, il racconto prosegue con il ritmo di un film e l’intensità di un romanzo a quattro mani, fino a quando le cose si incrinano tra investimenti sbagliati e accuse rimbalzate con un video su YouTube. (y.g.)