L’ex prefetto di Chieti Mario Della Cioppa presenta il nuovo libro al Fla

7 Novembre 2025

Stasera al Museo delle Genti d’Abruzzo le sue riflessioni sui valori smarriti della politica. La terza opera firmata dal questore è un’analisi lucida, ricca di critiche e proposte su ciò che erano i partiti

PESCARA. C’era una volta il vero senso della politica è il nuovo libro di Mario Della Cioppa, ex prefetto di Chieti e questore di importanti città fra le quali Roma, ed ormai appassionato scrittore di argomenti che riguardano il bene comune dello Stato e i suoi rapporti con le istituzioni e la politica.

Questo volume, presente nel cartellone del Fla questa sera alle ore 19 nel Museo delle Genti d’Abruzzo con la presentazione del giornalista del Centro Andrea Mori, è la sua terza pubblicazione ed è una riflessione lucida e sincera sui valori smarriti della politica, un viaggio su ciò che la politica era e su ciò che dovrebbe tornare ad essere.

«Questo libro – spiega lo stesso autore - nasce dal bisogno di dare voce ad un disagio diffuso, ad una percezione che molti avvertono ma non sanno definire: la sensazione che la politica abbia perso il senso del proprio compito. E nasce anche dalla speranza, forse ingenua ma sincera, che riflettere insieme possa aiutarci a cambiare rotta».

Della Cioppa denuncia un malessere serpeggiante che nasce da una politica come quella di oggi, perlopiù urlata, da un’informazione sempre in cerca di sensazionalismo e da un progressivo discredito delle Istituzioni che sta allontanando sempre di più i cittadini dalle urne. In questo modo viene meno uno dei diritti fondamentali della Costituzione: quello di scegliere da chi essere governati e come. L’eccesso di comunicazione si tramuta in una non comunicazione, esponendo i politici ad inevitabili ridicolizzazioni.

L’autore, forte della sua esperienza di una vita all’interno delle istituzioni, si chiede come cittadino se è possibile tornare a pensare prima di scegliere, a capire prima di giudicare, a partecipare prima di disilludersi. E prova a disegnare una rotta per non affondare, avanza critiche e proposte.

Lo fa sperimentando una nuova modalità di stesura, la collaborazione con l’intelligenza artificiale, che egli stesso definisce «una modalità evolutiva che, se guidata da obiettivi nobili e da un’etica consapevole, può offrire nuove opportunità».

Nei vari capitoli del libro Della Cioppa parla del rapporto tra la politica e le raccomandazioni, del clientelismo, del linguaggio mutato dei giorni odierni, delle strumentalizzazioni delle Forze dell’Ordine e della magistratura fino a toccare le politiche migratorie, auspicando una restituzione di dignità a quella che rappresenta la più alta espressione dell’uomo e della collettività. La Politica.

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