L’ex prefetto di Chieti Mario Della Cioppa presenta il nuovo libro al Fla

Stasera al Museo delle Genti d’Abruzzo le sue riflessioni sui valori smarriti della politica. La terza opera firmata dal questore è un’analisi lucida, ricca di critiche e proposte su ciò che erano i partiti
PESCARA. C’era una volta il vero senso della politica è il nuovo libro di Mario Della Cioppa, ex prefetto di Chieti e questore di importanti città fra le quali Roma, ed ormai appassionato scrittore di argomenti che riguardano il bene comune dello Stato e i suoi rapporti con le istituzioni e la politica.
Questo volume, presente nel cartellone del Fla questa sera alle ore 19 nel Museo delle Genti d’Abruzzo con la presentazione del giornalista del Centro Andrea Mori, è la sua terza pubblicazione ed è una riflessione lucida e sincera sui valori smarriti della politica, un viaggio su ciò che la politica era e su ciò che dovrebbe tornare ad essere.
«Questo libro – spiega lo stesso autore - nasce dal bisogno di dare voce ad un disagio diffuso, ad una percezione che molti avvertono ma non sanno definire: la sensazione che la politica abbia perso il senso del proprio compito. E nasce anche dalla speranza, forse ingenua ma sincera, che riflettere insieme possa aiutarci a cambiare rotta».
Della Cioppa denuncia un malessere serpeggiante che nasce da una politica come quella di oggi, perlopiù urlata, da un’informazione sempre in cerca di sensazionalismo e da un progressivo discredito delle Istituzioni che sta allontanando sempre di più i cittadini dalle urne. In questo modo viene meno uno dei diritti fondamentali della Costituzione: quello di scegliere da chi essere governati e come. L’eccesso di comunicazione si tramuta in una non comunicazione, esponendo i politici ad inevitabili ridicolizzazioni.
L’autore, forte della sua esperienza di una vita all’interno delle istituzioni, si chiede come cittadino se è possibile tornare a pensare prima di scegliere, a capire prima di giudicare, a partecipare prima di disilludersi. E prova a disegnare una rotta per non affondare, avanza critiche e proposte.
Lo fa sperimentando una nuova modalità di stesura, la collaborazione con l’intelligenza artificiale, che egli stesso definisce «una modalità evolutiva che, se guidata da obiettivi nobili e da un’etica consapevole, può offrire nuove opportunità».
Nei vari capitoli del libro Della Cioppa parla del rapporto tra la politica e le raccomandazioni, del clientelismo, del linguaggio mutato dei giorni odierni, delle strumentalizzazioni delle Forze dell’Ordine e della magistratura fino a toccare le politiche migratorie, auspicando una restituzione di dignità a quella che rappresenta la più alta espressione dell’uomo e della collettività. La Politica.
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