Libri: Patrizia Splendiani presenta “Io sono” alla Fondazione la Rocca

5 Maggio 2025

Appuntamento giovedì 8 maggio. Conduce Beniamino Cardines. Dialogano con l’autrice Giulia Di Giampaolo e Mara Motta. Approfondimenti di Rosy Binni

PESCARA. Giovedì 8 maggio alle ore 17.30, nella Fondazione la Rocca, ci sarà la presentazione del libro di poesie di Patrizia Splendiani “Io sono - aforismario e poesie alchemico - trasmutative” (Drakon Edizioni). Conduce Beniamino Cardines. Dialogano con l’autrice Giulia Di Giampaolo e Mara Motta. Approfondimenti di Rosy Binni. Intermezzi musicali di Patrizia Splendiani. Sono previste le letture di Alessandro Palomba, Annarita Pasquinelli, Giulia Madonna, Manuela Di Dalmazi, Sandra De Felice, Antonella D’Arrezzo e Caterina Franchetta.

Scrive Annalisa Potenza, docente e scrittrice nonché fondatrice del gruppo culturale “Creazionismo per una nuova era”: «Nella silloge poetica di Patrizia Splendiani il potere evocativo della parola riluce e si espande fino ad abbracciare la realtà sia terrena che ultraterrena, diventando testimonianza e metafora di un percorso che l’autrice compie alla scoperta della sua vera natura. Il cammino che ogni essere è chiamato a intraprendere in questa incarnazione sulla Terra, per lei diventa un viaggio consapevole nel quale l’Anima, accarezzata e risvegliata dall’amore divino, osserva il mondo con occhi diversi, scevri da quel “velo” che ottenebra i sensi e la mente. Il corpo, abito provvisorio che riveste l’Anima, diventa un veicolo per fare esperienza e addentrarsi nel mondo, per conoscere la realtà terrena nella sua bellezza come in occasione di una passeggiata sotto le stelle, a contatto con la fragranza della sabbia, con il profumo del mare che penetra nei polmoni e con quell’acqua primordiale da cui siamo nati e della quale è costituita la maggior parte del nostro corpo». 

E aggiunge: «L’acqua ritorna sovente nelle poesie dell’autrice, a ricordare il ciclo vitale fatto di nascita e morte, nel cui intervallo si dispiegano le nostre azioni, il nostro nostro cammino divino e karmico che spinge a intraprendere determinate esperienze ma che non toglie il libero arbitrio, la facoltà di guardare oltre “il velo delle illusioni” e osservare come il flusso ciclico della vita è direttamente connesso a un punto luminoso, un Centro situato al di là del tempo e dello spazio. “È nel flusso del mio stare che contatto la bellezza nella resa più totale, ora abbraccio la chiarezza. La mia essenza, quell’Io sono che ripudia ogni finzione, è per l’anima carezza che m’inebria di emozione!”. Questo punto luminoso o Centro è anche nel nostro cuore ed è possibile connetterci ad esso ogni volta che facciamo riposare la mente e ci colleghiamo alla nostra parte interiore, quell’inconscio che spesso implora di potersi esprimere, come il pianto di un bambino desideroso di essere ascoltato».

Poi Potenza conclude: «Solo nell’ascolto di chi veramente siamo, in virtù di uno specifico lavoro interiore, può avvenire l’Opera di trasmutazione, il graduale passaggio dal nero della materia all’oro dell’energia spirituale, quella scintilla divina che ci connette all’Infinito e consente di salire in alto, come nella scala di Giacobbe, fino ad arrivare alla fonte della Creazione; una salita alla quale segue una discesa e un’altra ancora, finché l’Opera è completata e ogni filo karmico si è dissolto. È un processo di cambiamento che conduce alla scoperta del nostro autentico “Io Sono” che nell’autrice è ormai acquisita consapevolezza (abbraccio l’essenza di ciò che Io sono, di ciò che son stata), materia che si piega alla bellezza dello Spirito, vera trasformazione che solo l’Alchimista può attuare ovvero chi, come Patrizia Splendiani, ha raggiunto livelli superiori di conoscenza ed esperienza i cui fili sa tessere con estremo amore e umiltà e, infine, ne fa dono alle persone affinché uniscano le loro energie nella luce della solidarietà e dell’amore».

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