Musica, danze e polemiche: la ricetta della grande Notte dei Serpenti

20 Luglio 2025

La manifestazione presentata ieri in Comune con il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, il sindaco Carlo Masci e gli assessori Alfredo Cremonese e Zaira Zamparelli: Melozzi: «Sicurezza? Troppe leggi: non è un concerto rock di satanisti!»

PESCARA. «Per questo evento musicale ho chiamato a raccolta tutti i miei complici artistici, cercando di portare il massimo a Pescara ma anche in Abruzzo. E a chi polemizza tramite social, e non solo, sui soldi spesi per la realizzazione di questo evento spiego che La Notte dei Serpenti vuole essere il veicolo attraverso il quale restituire voce alla cultura locale e italiana».

Il direttore artistico, Enrico Melozzi, ideatore dell’atteso evento che avrà luogo questa sera alle 21 allo Stadio del Mare di Pescara, esordisce con parole al vetriolo durante la conferenza stampa tenuta ieri mattina nella sala Consiliare del comune adriatico, alla quale hanno preso parte anche il presidente del Consiglio d’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, il sindaco di Pescara, Carlo Masci, l’assessore alla Cultura del comune di Pescara, Zaira Zamparelli, l’assessore agli Eventi, Alfredo Cremonese e il direttore dell’Intrattenimento di Prime Time di Rai, Williams Di Liberatore.

Da Melozzi un pensiero univoco sulla «libertà della cultura» che non ha colori, non ha appartenenza politica ma solo identità, storia e tradizioni che si intrecciano tra loro con un solo obiettivo: rendere omaggio alla tradizione popolare abruzzese con uno sguardo rivolto al futuro e alle giovani generazioni. «I ragazzi sono la colonna portante dell’Italia», dichiara, leggendo una lunga lettera indirizzata alla comunità. «Tutti dicono che i giovani non hanno valori, poi metti un quindicenne su un palco davanti un microfono e ti canta la storia del suo paese meglio di qualsiasi adulto. Abbiamo trattato queste ragazze come regine, perché lo sono. Le ho guidate con rigore e a volte anche con durezza. Ma sempre con rispetto. E se in certi momenti ho alzato la voce è stato solo per alzare insieme a loro l’asticella». L’intervento del direttore prosegue dando una stoccata a chi ha polemizzato sullo “spreco dei soldi” per l’evento: «Se investire nella voce dei giovani è uno spreco, allora io voglio sperperare fino all’ultimo centesimo. Perché chi definisce “buttati” i soldi per la musica, non ha capito nulla né dell’Italia, né della civiltà. Il problema non è la cultura. Il problema è averla considerata inutile per troppo tempo». Il suo discorso è poi proseguito sul concetto di fede nei confronti della bellezza culturale, cercando di restituire «centralità a chi viene sempre dopo»; in riferimento alle giovani generazioni che «per una notte vengono prima» di ogni altra cosa.

«In un Paese che ha ridotto i conservatori a diplomifici, che toglie ai giovani il diritto allo studio delle arti e quindi il diritto al futuro, noi abbiamo dato loro un palco. E loro – col canto – si sono presi tutto il presente», afferma con voce decisa Melozzi che sottolinea come la forza dei giovani è la forza dell’Italia che «non si salverà con le riforme. L’Italia si salverà nel momento esatto in cui una ragazzina canta, e nessuno osa interromperla».

Con un’ultima nota polemica, il direttore artistico conclude poi il suo intervento, scusandosi anticipatamente con i giornalisti e con i presenti in sala: «Permettetemi adesso uno sfogo. Le leggi vanno aggiornate! Non è possibile spendere più tempo per la sicurezza che per l’organizzazione in sé di un evento culturale, neanche stessimo facendo un concerto rock di satanisti!».

La Notte dei Serpenti come nelle passate edizioni andrà in onda su Rai2 a settembre e in prima serata. Williams Di Liberatore, direttore dell’Intrattenimento Prime Time Rai, ha infatti chiarito che lui stesso ha «voluto fortemente in prima serata questo evento, che è sicuramente una scommessa, ma bisogna aver coraggio e puntarci, per tale motivo siamo orgogliosi in Rai di investire in un progetto che ha ottenuto grande successo negli anni scorsi, con ventimila persone presenti nel 2024 e 1,3 milioni di telespettatori». E sul legame che si sta consolidando, afferma che «si è creato un rapporto che cresce sempre di più e questo è possibile grazie alla presenza di una parte organizzativa funzionale e all’esistenza di una progettualità che da parte nostra cercheremo di arricchire, per farla divenire sempre più grande». Un evento che «merita attenzione, ma anche un importante investimento», per il cui raggiungimento occorre un sistema paese, cioè «bisogna muoversi su due linee: una meritoria, dal punto di vista artistico, avere la capacità di tirare fuori le radici attraverso le canzoni tradizionali ma con una visione proiettata al futuro; l’altra riguarda il modello virtuoso che si crea tra istituzioni, aziende, parte artistica e noi che ci occupiamo della diffusione tramite i mezzi di comunicazione: questo è quello che io definisco il sistema paese, che funziona», chiosa Di Liberatore.

A fine conferenza, schierate in semicerchio dietro il maestro Melozzi, le giovani donne del coro, ciascuna con timbri diversi ma armoniosi di voce, hanno intonato in dialetto la canzone Marrocche e fruste. Un’occasione unica per riscoprire la bellezza di una regione che ha molto da raccontare e da cantare.

La Notte dei Serpenti è un evento promosso e finanziato dalla Regione Abruzzo, fortemente voluto dal presidente della Regione Marco Marsilio e realizzato in collaborazione con il Consiglio Regionale dell’Abruzzo e il Comune di Pescara.