I musicisti ucraini della National Chamber Ensemble

GUERRA

Orchestra ucraina in tour in Abruzzo: "Non suoneremo musica russa" / VIDEO

Protesta dei musicisti di Kiev in concerto venerdì a Pescara e domenica a Sulmona. L'incasso devoluto agli artisti ucraini in segno di solidarietà

PESCARA. Hanno confermato il loro tour in Abruzzo, ma non suoneranno musica russa per protestare contro la guerra in corso nel loro Paese. I musicisti ucraini della National Ensemble di Kiev, con Francesco Di Rosa all’oboe, si esibiranno venerdì a Pescara al teatro Massimo alle ore 21. Nel programma del concerto, i musicisti ucraini hanno deciso di sostituire la “Variazione su un tema di Ciaikovski” del russo Anton Arenskij con due pagine di compositori ucraini, vale a dire “Melody” di Myroslav Skoryk e con la Sinfonia in Do Maggiore di Maksim Berezovskij.

"Non chiedeteci di suonare musica russa", dicono i componenti dell’ensemble ucraino. Parole che rendono evidenti tutta la drammaticità del momento storico e le tensioni emotive vissute da ciascun musicista. La lontananza dalle famiglie e le notizie sempre più angosciose che si rincorrono, ora dopo ora, si riflettono sullo stato d’animo di artisti abituati a girare il mondo per portare la bellezza della musica e la qualità delle loro interpretazioni riconosciuta a livello internazionale. Nel programma del concerto, oltre alle due pagine dei compositori ucraini Skoryk e Berezovskij, ci sarà la possibilità di ascoltare i solisti della National Chamber Ensemble di Kiev con Francesco Di Rosa alle prese con le musiche di Tomaso Albinoni, Antonio Vivaldi e Nino Rota e con la prima esecuzione del Concerto n.3 per oboe e archi del compositore vastese Raffaele Bellafronte. 

GUARDA IL VIDEO

I musicisti di Kiev in Abruzzo suonano per l'Ucraina e contro la guerra: l'inno è commovente
L'esibizione della National chamber ensembe dei solisti di Kiev

I solisti ucraini continueranno il loro tour in Abruzzo venerdì a Sulmona, al teatro comunale Maria Caniglia, alle 17,30. I solisti di Kiev, tutti giovani e padri di famiglia, sono partiti dall’Ucraina mercoledì scorso per la tournèe in Italia, ma una volta arrivati hanno saputo dell’invasione del loro Paese. “Ognuno di noi ha l’anima ferita",. dice Anatolij, "è molto difficile per noi suonare in questo stato". Il primo istinto per questi giovani musicisti è di tornare a casa dove hanno i loro bambini e le loro famiglie sono sfollate. Per questo, l’incasso della serata sarà tutto devoluto ai giovani artisti ucraini e a tutto il loro gruppo in segno di solidarietà da parte della città di Sulmona.