PESCARA. «Lei la conosco, è una brava scrittrice». Lo dice Lorenzo “Jovanotti” Cherubini dal palco dell’Arena di Verona, dove ha portato il nuovo tour PalaJova per sei date sold out (ma sembra ce ne sia già una nuova all’orizzonte) tra vecchi successi, collaborazioni e nuove uscite. La «brava scrittrice» di cui parla dal palco è Donatella Di Pietrantonio, il Premio Strega abruzzese (con L’età fragile nel 2024) tra i protagonisti dell’ultima edizione del Salone del libro e spesso ospite sulle pagine del Centro. Del 2011 il suo romanzo Mia madre è un fiume, che nell’ultima tappa dell’Arena è finito proprio nelle mani di Jovanotti: alla fine delle due ore di concerto annuncia, prima di congedarsi, la versione live dell’ultimo singolo, Occhi a cuore, che è già un successo radiofonico, ma ecco che una fan catalizza la sua attenzione.

«Mi regali un libro?», dice il cantante, mentre riceve il romanzo della Di Pietrantonio. Lo guarda qualche secondo: «Ah, ma lo conosco», prosegue, «però non ce l’ho. Domani me lo leggo». Dieci anni fa, quando la sua rubrica era ancora attiva e seguita su YouTube, quelle pagine sarebbero forse finite nel ritaglio di una JovaReview, l’angolo delle recensioni letterarie che il cantante e rapper romano curava occasionalmente sul web. E poi il mistero del finale, guardando il libro: «Ho letto quello precedente, era molto bello». Vai a capire quale romanzo precede quello d’esordio.

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