“Sciacquajje” in dono per il solstizio 

A Pescara musica all’alba di domani e “comparatico” al Museo delle Genti

PESCARA. È un “comparatico” speciale quello che verrà celebrato nella festa solstiziale di San Giovanni Battista. Un “comparatico” che unisce con un gesto di grande valore simbolico due istituzioni di grande valore culturale, la Fondazione Genti d'Abruzzo e Astra, l’Associazione di Amici del Museo delle Genti, che rinsaldano la loro unione con una speciale donazione che arricchirà la collezione delle 16 sale di via delle Caserme a Pescara.
Si tratta di uno splendido paio di antichi orecchini, i tipici “sciacquajje”, ornamenti emblematici dell’arte orafa abruzzese, probabilmente gli stessi che donna Annunziata, moglie e modella dell’artista Francesco Paolo Michetti, sfoggia in diversi ritratti. Questi tradizionali orecchini semilunati, così come i riti legati a San Giovanni, hanno una forte valenza simbolica, con i pendenti che con il loro tintinnio scaramantico allontanano gli influssi del malocchio propiziando salute e prosperità. Torna domani, 24 giugno, la celebrazione della festa di San Giovanni Battista. La giornata si aprirà alle 5 del mattino, sulla piaggia dietro la Nave di Cascella, con l’intervento musicale del maestro Mario Canci, direttore di Abruzzo etnOrchestra “La figlia di Jorio”. Celebrando la nascita del sole, “San Giovanni” gli aspiranti “compari” e “commari” bagnandosi con acqua di mare si scambieranno un mazzolino di fiori di campo ed erbe aromatiche, “lu ramajette”, recitando la formula dell’eterna amicizia: «Cumbar'e cummarozze, facemece a cumbare, si male ce vulem' a lu 'mberne ci ni ieme, si bene ce purteme 'mbaradise ci artruveme!». Alle 19, nella sala Favetta del Museo delle Genti la cerimonia di donazione degli “sciacquajje” e il proseguimento del rituale di comparatico tra i presenti.
«Il solstizio d’estate costituisce il culmine dell’ascensione solare: è il giorno più lungo dell’anno e la ritualità tradizionale legata a questo periodo è universalmente caratterizzata da elementi magico-simbolici a carattere propiziatorio, rinnovatori come l’acqua e il fuoco», afferma Adriana Gandolfi, antropologa e presidente di Astra, «vogliamo riproporre questa ritualità per riannodare il rapporto con le nostre tradizioni culturali e con l’essenza dell’intero territorio». «La ricchezza delle tradizioni abruzzesi si esprime nel giorno di San Giovanni in tutta la sua luminosità», ricorda la direttrice del Museo, Letizia Lizza «e per la nostra istituzione quella di quest'anno è un'occasione veramente speciale, che rinnova il rapporto con uno dei nostri soci fondatori e ci offre la possibilità di acquisire un gioiello importante sia dal punto di vista artistico che antropologico».