MUSICA

“Solo Francesco”, il primo album di Crytical

Dopo la partecipazione ad "Amici di Maria De Filippi", su Canale 5, è pronto il primo lavoro discografico di Francesco Paone

MONTESILVANO. La musica per lui è «passione e ossigeno», un faro che lo accompagna da tutta la vita. Esce oggi “Solo Francesco”, album di esordio del rapper montesilvanese Francesco Paone, in arte Crytical.

Con indiscusso talento e tanta determinazione, Francesco, oggi 19enne, ha conquistato un banco nella 21ª edizione del talent “Amici di Maria De Filippi” (2021-22), arrivando alla fase serale. Il coronamento di un percorso iniziato all’età di 13 anni con la partecipazione a contest di freestyle, che lo hanno portato a girare tutta Italia. La scorsa estate, Crytical è stato protagonista di un applauditissimo tour di oltre 30 date. «Questo primo disco l’ho partorito un po’ come un figlio. In ogni brano c’è un pezzo della mia anima. Per me la musica è tutto, senza non potrei essere felice».

Francesco, come sei arrivato ad “Amici” e cosa ti ha lasciato quell’esperienza? Era arrivato un momento in cui ero così tanto proiettato verso questo futuro artistico, in cui ci credevo così tanto che dovevo trovare uno sbocco per far esplodere questa passione e questa voglia di emergere. I brani che ho presentato al casting li ho registrati nell’armadio di casa, prodotti, mixati e masterizzati da solo. Le mie speranze, vedendo così tante persone ai provini, si stavano frantumando. Quando era il mio turno, però, ho pensato: “Mi butto!”. Ed è andata bene. Mi ha lasciato tanta consapevolezza dei miei punti di forza e di debolezza, perché la forza si costruisce sempre dalla debolezza.

Da dove deriva il tuo nome d’arte? Sono una persona estremamente autocritica, credo che mettersi in discussione faccia crescere. Ho voluto aggiungere la “y” perché sono molto emotivo. Una canzone deve emozionarmi fino a farmi scendere le lacrime: così capisco se un mio brano mi piace o no, se può essere considerato parte di un progetto. Ho aggiunto la “y”, quindi “cry”: come “pianto” in inglese.

Che musica ascolti? Prevalentemente rap, però ultimamente mi piacciono molto le contaminazioni. Sto ascoltando tanto pop, perché sto cercando di implementare sempre più i ritornelli, tutte le linee melodiche. Apprezzo molto anche il Blues, il jazz e la musica classica.

C’è un artista con cui ti piacerebbe collaborare? Nayt, perché mi affascina molto la sua capacità di scrivere del dolore. Mezzosangue, che è stato un po’ il mio “maestro”; ho ascoltato tutta la sua discografia, l’ho letteralmente divorata. Irama, un artista davvero poliedrico.

Chi hai apprezzato di più in quest’ultimo Sanremo? Olly, che secondo me è il giovane che si è distinto di più, l’uso del falsetto nei ritornelli è geniale; LdA, oltre a essere un grande amico ha fatto un’esibizione spettacolare; Marco Mengoni… dopo l’esibizione con il coro Gospel avrei potuto anche spegnere la televisione e non accenderla più: è stato incredibile.