L'ABRUZZO IN CAMMINO

Sul Monte Cappucciata tra i fiori del Voltigno 

L’altopiano a primavera è un’esplosione di colori e profumi. Passeggiata di due ore nel versante sud orientale del Parco Gran Sasso-Laga 

Con le gelate di fine aprile e la siccità, le ultime due primavere ci avevano fatto dimenticare gli odori, i colori, la rigogliosità e l’esplosione di fiori sulle nostre montagne.
Quest’anno le piogge abbondanti e il sole caldo mi hanno riportato alle primavere della mia infanzia: quelle fresche con repentini cambiamenti meteo, con l’aria pulita, le ginestre, i lillà e il profumo dei tigli. E le montagne vestite a festa: di tinte forti, odori inebrianti, nubi birichine e verdi panorami. Tra le tante primavere che ho visto, ho scelto di presentarvi quella dell’altopiano del Voltigno: partiamo da qui e ce ne andiamo sul Monte Cappucciata.
La Piana del Voltigno è un altopiano di origine carsica sito nel territorio di Carpineto della Nora (Pescara), nella parte sud-orientale del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, ad una altitudine di circa 1400 metri. È un ambiente molto umido che favorisce la presenza di una vegetazione rigogliosa e specie floreali di notevole importanza. Tra boschi di faggi, abeti, betulle, pioppi, aceri si possono ammirare svariate specie di fiori come la genziana, l'orchidea, il giglio martagnone, i ranuncoli, gli anemoni, le peonie e gli asfodeli.

L'altopiano del Voltigno

Si parte da Villa Celiera (Pescara) e si seguono le indicazioni per il Voltigno; arrivati ad un grande cartello di legno del Parco si prosegue sulla destra, seguendo la strada asfaltata che giunge all’imbocco dell’altopiano, stupendamente giallo. Tutti i sentieri sono molto ben segnalati, noi seguiremo le indicazioni per la Valle d’Ombra facendo un po’ di attenzione a superare i numerosi piccoli corsi di acqua della piana. La passeggiata su quel prato è veramente stupenda e sembra di sentire la musica dei tanti colori che si attraversano. Tutto è rigogliosissimo, rigenerante e pieno delle tutte le tinte del mondo: il colore giallo è quello delle migliaia di ranuncoli, doronici, di orchidee sambucine, il colore viola è delle diverse altre specie di orchidee, il bianco è della distesa infinita di asfodeli e l’amaranto delle peonie.
Il tripudio di odori e colori ci porta al limitare del bosco di faggi (1 ora) che risaliamo attraverso il sentiero 285A. Il bosco sembra quello delle fiabe e vi si alternano muschio verdissimo e resti di muri a secco perfetti e solidi. Dopo poco si arriva su una carrareccia e la si segue verso sud dove si intravvede la vetta del Monte Cappucciata che andiamo a raggiungere percorrendo un valloncello verdissimo con bei faggi antichi, la Valle di Pietraflora. Un ultimo piccolo sforzo e siamo in cima (2 ore circa dalla partenza): monte Cappucciata 1801m, estrema propaggine meridionale del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e stupendo balcone panoramico sulle più belle montagne d'Abruzzo.
Si scorge verso sud la Majella e il suo Morrone, più verso ovest le creste del Parco nazionale, di fronte tutta la catena del Sirente e del Velino. Ma il meglio ci aspetta verso nord dove Campo Imperatore è così vicino che lo si può toccare, con il suo verde, i suoi monti e le lingue di neve. Tutto questo con solo 2 ore di cammino. Se si ha tempo si può girovagare per valli e vallette a godersi finalmente questa “normale” primavera.
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