È record di disabili Oltre mille pass per circolare in centro

Turisti disorientati e commercianti del corso divisi «Il Comune controlli chi ha diritto alle autorizzazioni»

SULMONA. Fra sporcizia sulle strade e auto che sfrecciano in centro storico anche durante la Ztl la città è ancora lontana dal dare il benvenuto ai turisti. Che pure affollano corso Ovidio, facendo la gimkana nel traffico tra escrementi di cani e rifiuti vari. Ma il vero controsenso restano i circa 2.200 i pass rilasciati dal Comune per la Zona a traffico limitato, 1.200 solo ai disabili, per circa 60mila passaggi di auto al mese e 2mila al giorno. Numeri impressionanti per un centro storico piccolo come quello sulmonese, che in pratica è come se restasse sempre aperto. Se ne è accorto un turista affezionato della città, Sergio De Santis, che è tornato dopo alcuni anni di assenza con una comitiva di una ventina di persone. Proprio il viaggiatore, in una lettera aperta, fa notare come siano troppe le auto in circolazione durante gli orari di chiusura al traffico. Il problema annoso è ben noto ai commercianti, che chiedono un vero e proprio giro di vite nei confronti dei troppi pass assegnati. «La Ztl c’è», interviene Gaetano Margiotta dal suo negozio di scarpe su corso Ovidio, «sarebbe bene controllare tutti i permessi concessi, che sono davvero troppi. A ciò si aggiungono la mancanza di parcheggi, eventi, cura e pulizia del centro».

La pedonalizzazione totale del centro storico resta uno degli argomenti caldi delle ultime giunte comunali, che ha portato assessori a sbattere la porta e cittadini a protestare in Comune. «La Ztl va razionalizzata e i pass vanno ridotti perché così non è né carne, né pesce», aggiunge Franco Ruggieri dal suo bar sotto i portici di via De Nino, «servono limitazioni più stringenti da attuare gradualmente e una rivisitazione totale del centro storico perché così, fra degrado e sporcizia che ogni mattina trovo davanti al mio locale, non si va da nessuna parte».

I commercianti, quindi, sembrano più aperti rispetto al recente passato sulla pedonalizzazione almeno parziale del centro. «Come cittadina credo sia più giusto chiudere il centro», dice Ersilia Tarantelli dal suo negozio di abbigliamento in corso Ovidio, «certo a me non influirebbe, ma capisco anche chi sostiene il contrario».

«Sarebbe un guaio la chiusura totale», le fa eco Alessandra Canale dell’omonima gioielleria di fronte a piazza XX Settembre, «negli orari di transito delle auto è innegabile che ci sia più movimento anche nei nostri negozi». Ma ieri è stato anche l’ultimo giorno di mercato in piazza Garibaldi, prima del trasloco in periferia in occasione della Giostra cavalleresca. Tornano a chiedere alternative al piazzale Di Bartolomeo gli storici titolari di posto fisso Tonino Caputo, Vincenzo Amicarella, Paolo Masciosci, Fabrizio Scuderi, Antonio Lombardi, Antonio Angelone, Mario Pizzola, Antonio Vitali, Sabino Presutti e Gianluca Bighencomer. Altro punto debole resta la pulizia delle città, con gli ex Lsu sul piede di guerra, perché dopo il benservito nei loro confronti sono stati assunti altri 4 netturbini con costi notevolmente superiori.

Federica Pantano

©RIPRODUZIONE RISERVATA