"2011, L'Aquila c'è": ecco la notte in centro

In migliaia hanno fatto il brindisi di Capodanno tra piazza Duomo e piazza Palazzo
L'AQUILA. Se riesci a non guardare transenne e puntellamenti, ti sembra di rivivere l'atmosfera di quelle serate di qualche anno fa quando si tirava tardi davanti al Farfarello e gli unici problemi del centro erano i parcheggi. Quei tempi in cui bastava poco per fare l'alba nel labirinto dei locali. Un'illusione ottica che i protagonisti della notte di Capodanno hanno provato a rivivere, ritrovandosi nel tendone di piazza Palazzo. Festa anche nel parterre di piazza Duomo.
Un tuffo in una dimensione del passato che appare quasi paradossale di fronte allo slogan della manifestazione di piazza Palazzo, «riprendiamoci il futuro». Il futuro che passa, mattonella dopo mattonella, su questo luogo che per una notte è tornato a vivere al ritmo della musica e dei brindisi augurali. Del resto, la riapertura della piazza rappresenta una delle conquiste di quei cittadini che sin da subito si sono mobilitati per riprendere possesso degli spazi simbolo.
Così, la kermesse di fine anno diventa la festa di una città che non rinuncia a combattere, come testimoniato dallo striscione «L'Aquila che resiste», apposto dietro al palco per iniziativa dei ragazzi di Casematte, organizzatori della serata insieme al comitato «3e32». Un «open party» fino all'alba che ha visto alternarsi sul palco alcune delle migliori band cittadine. Una miscela esplosiva sulle note dei giovanissimi Zona Rossa Krew, trascinati dalla verve di Collasso Mc, Keso Mc, Dj Keno, per un rap che non è mai fine a sé stesso ma reca l'avversione verso tutte le contraddizioni sperimentate in questi venti mesi di post-sisma.
Quelle stesse contraddizioni esplicitate dagli striscioni appesi all'interno del tendone, gli stessi che hanno sfilato nella mobilitazione del 20 novembre, «L'Aquila chiama Italia». E tra gli striscioni di protesta, anche uno rivolto all'arcivescovo Molinari, per contestare le sue valutazioni sulle divisioni e sulle strumentalizzazioni in città. Un appuntamento che ha visto tanti studenti e tanti visitatori ritrovare la propria piazza dopo mesi.
«Quante persone amano questa città», commenta Antonio Di Giandomenico su Facebook, «il centro è pieno, vengono da ogni parte ad abbracciarla e darci coraggio. Uniche nemiche le istituzioni, occupate da un manipolo di incapaci, faccendieri che non sanno governare, ma insultarci sì. Povero Rousseau, il Contratto sociale lo scriveresti ancora oggi». A fare capolino tra mezzanotte e le prime ore del 2011, gli altri gruppi in programma, tra cui Maninfaccia, Secundus e Margò, con in scena un motivato Daniele Di Iorio. Questo, prima di lasciare la scena ai Dj Set: 99 City Rockers, Cherry Darling e Inobeat.
Danze e intrattenimenti anche in piazza Duomo, con lo spettacolo conclusivo della kermesse natalizia promossa dall'amministrazione comunale. Ad animare la serata sono stati Alessandro Politi, direttamente da Zelig Circus ma soprattutto i Malìa, il gruppo underground che porta sul palco uno degli esperimenti musicali più interessanti del panorama cittadino. La band porta avanti anche un progetto di registrazioni nel nuovo studio Redzone. Di recente, i ragazzi hanno inciso la cover della canzone «Mio fratello è figlio unico», di Rino Gaetano, insieme ai blogger di www.diceche.com, Mauro Montarsi e Francesco Paolucci. Quest'ultimo è anche autore del videoclip del brano, girato per le vie del corso, in cui si vedono due bambini pronti a darsi appuntamento al cinema Massimo in un prossimo futuro.
La stessa sinergia ha portato avanti il progetto «Domà», la registrazione in dialetto della hit di Mauro Pagani che ha coinvolto una cinquantina di musicisti aquilani. A chiudere la serata di San Silvestro è stata la musica di Mt Live. Uno spettacolo che ha visto pubblico assortito, con molta gente venuta da fuori.
In tanti, poi, hanno fatto la spola tra i locali rimasti aperti sul corso, dal bar Nurzia allo Zenzero, mentre il Boss e il Nero Caffè hanno curato gli aperitivi «diurni». Il resto lo hanno fatto i veglioni nei locali delle periferie, dallo Shaman's al Raise, nell'area est, all'Arnold's, al Divina e al Quinto Quarto, nella zona ovest. Particolarmente suggestivo lo scenario della Cartiera del Vetoio, così come particolari gli allestimenti del Frida a Monticchio. In tantissimi a fare avanti e indietro per il corso anche nella giornata di ieri che ha visto il concerto di Capodanno, con l'orchesta da Camera aquilana, diretta dal maestro Carmine Gaudieri.
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