Alpini, investitura ufficiale per 130 giovani penne nere

6 Luglio 2025

L’evento in piazza alla presenza di comandanti e della sottosegretaria Rauti. Il vicesindaco: «L’Aquila è anche vostra, siate orgogliosi come lo siamo noi»

L’AQUILA. Centotrenta alpini del corso Solarolo III, ieri pomeriggio in piazza Duomo all’Aquila hanno ricevuto il cappello alpino. Nel corso della cerimonia ogni allievo ha ricevuto il tradizionale cappello da alpino da un veterano (“Vecio”), spesso un familiare, a suggellare il passaggio generazionale all’interno del Corpo. «Il cappello alpino non si riceve», li aveva ammoniti pochi istanti prima il comandante delle Scuola militare alpina di Aosta, il generale di brigata Alessio Cavicchioli. «Il cappello si guadagna, e una volta ricevuto è per sempre». Un concetto espresso anche nel messaggio inviato dal ministro della difesa Guido Crosetto, poi letto ai giovani alpini e ai famigliari arrivati da tutta Italia. Alla cerimonia hanno preso parte il sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Carmine Masiello e il presidente dell’associazione nazionale Alpini Sebastiano Favero. Nel corso della cerimonia è intervenuto anche il vice sindaco dell’Aquila, Raffaele Daniele. «Questa è anche le vostra città», ha detto il vicesindaco ai 130 militari. E, ricordando l’impegno delle truppe alpine subito dopo il terremoto del 2009, ha ricordato che «nessun aquilano dimenticherà mai. Siate orgogliosi, perché noi lo siamo di voi». Al termine della cerimonia, i migliori sei allievi del corso sono usciti dallo schieramento per andare a ricevere il cappello dalla sottosegretaria Rauti e dagli altri alti gradi dell'esercito, tra cui il generale di corpo d’armata Franco Federici, ex comandante di battaglione e di reggimento all’Aquila, nominato “padrino” dei 130 giovani allievi del corso. «Portare la cerimonia di consegna del cappello all’Aquila è stata una vera e propria intuizione», aveva detto il generale Cavicchioli, ricordando la fatica e l’impegno a cui l’addestramento ha sottoposto i giovani allievi. Nel corso della settimana all’Aquila, le giovani leve hanno incontrato la montagna, con la salita verso il Gran Sasso, nella marcia di 21 km verso il santuario di San Gabriele, percorso tradizionale delle “penne nere” abruzzesi, per poi prendersi una sosta a Fossa e rendere omaggio alle vittime del terremoto del 2009, e raggiungere alla luce delle fiaccole la chiesa della Madonna d’Appari a Paganica. I nuovi alpini saranno ora assegnati ai reparti operativi, impegnati sia sul territorio nazionale (operazione Strade Sicure) sia in missioni internazionali, tra cui il prossimo impiego della brigata Taurinense in Libano con l’ONU. Tra i numerosi eventi, ieri mattina la sottosegretaria Rauti ha partecipato all’emiciclo al seminario moderato dalla giornalista Simona Cantoni “Artico: frontiera delle frontiere”, con l’onorevole Elena Donazzan, il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse, il comandante delle truppe alpine generale di Divisione Michele Risi e il professore ordinario di Fisica sperimentale al Gran Sasso Science Institute Ivan De Mitri.