A caccia di tartufi con il cane viene morso da una vipera nel bosco: 69enne in Rianimazione

L’uomo è stato attaccato dal serpente e subito ha presentato sintomi. Dal pronto soccorso di Pescina è stato trasferito ad Avezzano: decisivo il consulto con il centro di Pavia
GIOIA DEI MARSI. Salvo per un soffio dopo il morso di vipera. Era uscito di buon mattino con il suo cane per cercare i tartufi. Proprio mentre si trovava in mezzo al bosco ha notato che il suo amico a quattro zampe aveva qualcosa di strano. Si è chinato e, in quel momento, è stato morso da una vipera a un dito. Inizialmente il 69enne di Gioia dei Marsi non ha capito la gravità della cosa e ha cercato di tornare verso l’uscita del bosco con il suo cane. Ma con il passare dei minuti la situazione è iniziata a peggiorare gradualmente. Debolezza, nausea e un rapido gonfiore alla mano – sintomi compatibili con l’avvelenamento da veleno ofidico – lo hanno fatto allarmare.
Vista la gravità della situazione, si è recato immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale di Pescina, dove i sanitari di turno hanno capito cos’era accaduto e hanno subito attivato il protocollo di emergenza. È stato contattato il Centro antiveleni di Pavia, hub nazionale di riferimento per i casi di intossicazione e avvelenamento, per ottenere indicazioni sulla profilassi più idonea. Subito dopo il paziente è stato trasferito con urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano per proseguire le cure. Qui il personale medico sanitario, guidato dal dottor Carlo Rodorigo, ha preso in carico il caso e, a sua volta, ha contattato altri Centri antiveleni per potersi consultare con gli esperti e capire che profilassi seguire.
Dopo una valutazione clinica approfondita, è stato confermato il sospetto di envenomazione da vipera. L’analisi del luogo dov’è avvenuto il fatto – in mezzo a un bosco – e quella della situazione del morso – che mostrava un evidente edema esteso dalla mano fino all’avambraccio – ha lasciato pochi dubbi sulla diagnosi. Il paziente è stato ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Avezzano, dov’è stato sottoposto a terapia intensiva e monitorato costantemente. È stato somministrato tempestivamente il siero antivipera, l’unico antidoto efficace contro il veleno della vipera nostrana, che agisce neutralizzandone le tossine e prevenendo complicanze sistemiche gravi come emorragie, necrosi e danni renali.
Dopo alcuni giorni di osservazione, durante i quali i parametri vitali si sono stabilizzati e l’edema ha cominciato a regredire, l’uomo è stato trasferito in reparto per completare la degenza. Le sue condizioni sono in miglioramento e non sono state riscontrate complicanze a lungo termine. Nei periodi estivi, soprattutto nei boschi, le vipere sono più attive. Gli esperti raccomandano sempre la massima prudenza: indossare scarponi alti, evitare di mettere le mani tra i cespugli o sotto i sassi e prestare attenzione ai segnali del corpo in caso di sospetto morso.
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