Abbazia celestiniana Cantiere aperto e niente concerti

I lavori sono iniziati due anni fa ma sono fermi da tempo Disagi anche per l’utilizzo della sede del Parco della Maiella

SULMONA. Un cantiere aperto da due anni chiuso da un anno non si sa bene per quale motivo. I soldi per ultimare i lavori ci sono, ma la ditta incaricata è sparita dalla circolazione senza indicare se e quando riprenderà a lavorare. Risultato: metà cortile è occupato da macchinari e materiale edile che ne compromettono l’utilizzo e ne oscurano la bellezza. Uno spettacolo indecoroso quello che appare agli occhi delle decine di visitatori che ogni giorno raggiungono l’Abbazia celestiniana per ammirare e visitare lo storico monumento. Appena si entra nel cortile appare la stupenda facciata della chiesa di Santo Spirito al Morrone, la gemella di Sant'Andrea della Valle a Roma, sommersa da sacchi di cemento e betoniere dal materiale edile che da più di un anno è stato ammucchiato davanti al maestoso portone. I lavori di restauro della chiesa sono stati deliberati dalla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali nel settembre 2007. Ci sono voluti quasi cinque anni per l’apertura del cantiere avvenuta nel marzo 2012, cantiere che dopo un anno esatto è stato improvvisamente chiuso. Ufficialmente non se ne conoscono le ragioni, anche perché dalla Soprintendenza mantengono tutti le bocche cucite. Ma da alcune indiscrezioni trapelate dagli austeri corridoi dell’Abbazia, sembrerebbe che per la ditta appaltatrice, sarebbero sorti dei problemi di carattere giudiziario inerenti a situazioni e appalti non meglio precisati. Non si sa bene se collegati all'inchiesta che è stata avviata all'Aquila sulla ricostruzione di alcune chiese. Problemi che potrebbero avere delle pesanti ripercussioni sulla ripresa dei lavori bloccando ancora per molto tempo l'utilizzo e la fruizione del cortile dell'Abbazia e della chiesa di Santo Spirito a Morrone. Un cortile che in questi ultimi anni è stato splendido scenario di grandi avvenimenti musicali e culturali di assoluto livello internazionale: la rassegna di Mountagn’in jazz con i Buena vista social club e Fabrizio Bosso con l’orchestra di archi sono tra questi. «Una situazione kafkiana che ci sta penalizzando fortemente», evidenzia il presidente del Parco nazionale della Maiella, Franco Iezzi, «la sede dell’Ente è dislocata proprio in un'ala della monumentale struttura la cui costruzione fu iniziata nel 1241 proprio da Papa Celestino V. Abbiamo tante iniziative e tanti progetti in cantiere che non possono essere portati avanti perché metà cortile è chiuso senza che nessuno ne spieghi il motivo».

Claudio Lattanzio

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