Abruzzo Engineering, salvi i 98 posti

Dal 6 maggio 40 lavoreranno negli uffici del genio civile e gli altri andranno a carico dell’amministrazione comunale

L’AQUILA. Sono salvi i posti di lavoro dei 98 dipendenti di Abruzzo Engineering – la società partecipata dalla Regione, dalla Provincia dell’Aquila e dalla Selex Service Management – che dovranno lavorare nell’ambito della ricostruzione post-sisma. Da lunedì 6 maggio 40 di loro saranno assorbiti dalla Provincia, dove lavoreranno negli uffici del Genio civile, diventato negli ultimi mesi “l’imbuto” della ricostruzione, dove giacciono 2.100 pratiche che non vengono esaminate per mancanza di personale e che non possono tradursi, quindi, in altrettanti cantieri; mentre 58 di loro saranno reimpiegati all’interno del Comune.

È questo il risultato della firma dell’intesa proposta dal capo dell’ufficio speciale, Paolo Aielli, sottoscritta subito dal sindaco Massimo Cialente, ma non dal presidente della Provincia Antonio Del Corvo, che aveva preso tempo chiedendo a un “pool” di tecnici dell’ente un parere su di essa. Un temporeggiamento che ha allarmato lavoratori, sindacati e Comune. E un centinaio di dipendenti di Abruzzo Engineering, determinati a vedere risolto l’impasse, hanno occupato anche ieri i locali che ospitano gli uffici delle Commissioni provinciali, in viale Nurzia, ottenendo di partecipare alla conferenza dei capigruppo insieme ai sindacati. Una giornata fitta di trattative che è stata il prosieguo di quella del 30 aprile, in cui non sono mancati momenti di tensione e che si è comunque conclusa con la firma del documento da parte di Del Corvo. Il presidente della Provincia ha voluto, al termine della mattinata, un vertice nella sede provinciale di via Monte Cagno, al quale hanno preso parte una delegazione di 6 lavoratori della società, la responsabile Ricostruzione per la Cgil dell’Aquila, Rita Innocenzi, il sindaco Cialente e dirigenti di Comune e Provincia e lo stesso Aielli. Ottenuta la firma di Del Corvo, ora il protocollo d'intesa sarà sottoposto al governo in quanto è necessario un decreto ad hoc per agire in deroga e prorogare i contratti dei lavoratori, che adesso possono tirare un sospiro di sollievo.

«Le procedure per mettere a punto i contratti e permettere ai 98 dipendenti di cominciare a lavorare già lunedì prossimo», ha spiegato la Innocenzi, «sono già state attivate». Non solo: «L’assunzione nell’ambito della ricostruzione dei 98 lavoratori permetterà agli altri», conclude la sindacalista, «di continuare a usufruire dell’ammortizzatore sociale». Scongiurato, almeno per ora, il licenziamento di massa.

Marianna Gianforte

©RIPRODUZIONE RISERVATA