Acido sull'auto del sindaco, primi sospettati

Nomi forniti alla polizia da Federico. Solidarietà dalla Confcommercio
SULMONA. Le indagini per fare luce sull'attentato all'auto del sindaco si concentrano su alcuni sospetti. I nomi li avrebbe forniti lo stesso Fabio Federico, a lungo ascoltato dagli agenti del commissariato di polizia di Sulmona. Gli inquirenti, intanto, hanno eseguito una nuova ispezione sul fuoristrada Mitsubishi cosparso di acido per batterie. Elementi utili alle indagini possono arrivare anche dalla visione dei filmati registrati dalle telecamere a circuito chiuso dell'ufficio postale e della filiale Bls.
L'attentato si è verificato giovedì scorso in piazza Brigata Majella. Il danno all'auto ammonta a circa 5mila euro. Federico, che è anche dirigente medico del supercarcere di via Lamaccio, è stato messo sotto protezione. Una misura già adottata cinque anni fa quando ricevette, insieme all'allora direttrice del carcere, Armida Miserere, una serie di minacce di morte. Sull'accaduto è stata aperta un'inchiesta della Procura. Le indagini della polizia, agli ordini del vicequestore Egidio Labbro Francia, mirano a fare chiarezza su quanto accaduto e si concentrano sulle attività di Federico, sia in municipio che all'interno del penitenziario.
Continuano ad arrivare gli attestati di solidarietà. L'ultimo è del presidente della Confcommercio, Claudio Mariotti: «Esprimo sdegno e rabbia per il grave episodio di cui è stato vittima il sindaco Federico. Un episodio grave che dimostra l'inciviltà di taluni individui che, auspico, siano individuati al più presto. In una società civile è importante il dialogo e il confronto anche se l'interlocutore ha idee politiche e pensieri diversi dai nostri. Al primo cittadino va tutta la mia solidarietà e stima». (r.rs.)
L'attentato si è verificato giovedì scorso in piazza Brigata Majella. Il danno all'auto ammonta a circa 5mila euro. Federico, che è anche dirigente medico del supercarcere di via Lamaccio, è stato messo sotto protezione. Una misura già adottata cinque anni fa quando ricevette, insieme all'allora direttrice del carcere, Armida Miserere, una serie di minacce di morte. Sull'accaduto è stata aperta un'inchiesta della Procura. Le indagini della polizia, agli ordini del vicequestore Egidio Labbro Francia, mirano a fare chiarezza su quanto accaduto e si concentrano sulle attività di Federico, sia in municipio che all'interno del penitenziario.
Continuano ad arrivare gli attestati di solidarietà. L'ultimo è del presidente della Confcommercio, Claudio Mariotti: «Esprimo sdegno e rabbia per il grave episodio di cui è stato vittima il sindaco Federico. Un episodio grave che dimostra l'inciviltà di taluni individui che, auspico, siano individuati al più presto. In una società civile è importante il dialogo e il confronto anche se l'interlocutore ha idee politiche e pensieri diversi dai nostri. Al primo cittadino va tutta la mia solidarietà e stima». (r.rs.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA