e sul caso-scuola c’è un esposto

Acqua inquinata, altri divieti a Capistrello

CAPISTRELLO. Acqua non potabile in via Cese e su via D’Annunzio a Capistrello. Scattano i divieti per i residenti. Non solo alla scuola primaria Santa Barbara, anche in due strade del paese le...

CAPISTRELLO. Acqua non potabile in via Cese e su via D’Annunzio a Capistrello. Scattano i divieti per i residenti. Non solo alla scuola primaria Santa Barbara, anche in due strade del paese le analisi sono risultate non conformi ai parametri previsti dalla legge e per questo il sindaco Francesco Ciciotti ha firmato un’ordinanza per vietare ai residenti di usare l’acqua per scopo umano.

«Siamo in attesa dei risultati dei prelievi effettuati dalla Asl», commenta Ciciotti, «la scuola, contro ogni voce circolante, risulta a oggi immune dal disagio. Prevediamo la riapertura dell’istituto già per da mercoledì (domani per chi legge, ndc), fatto salvo ritardi circa la consegna delle analisi stesse. La situazione è sempre stata monitorata e i risultati finali hanno dimostrato una situazione che con il pericolo e l’allarme non ha nulla a che vedere. Il Cam ha deciso di monitorare la rete di adduzione riguardante l’approvvigionamento della scuola di Santa Barbara, spostando l’attenzione su via Cese e su via D’Annunzio. La scuola è tassativamente fuori pericolo, perché si è eliminata ogni fonte di disagio e di preoccupazione».

Il problema, però, è sorto anche su via D’Annunzio e in via Cese dove sono stati riscontrati valori non conformi ai requisiti di potabilità.

«Il Cam si è reso disponibile ad approfondire la questione al fine di risolvere definitivamente i disagio», conclude il sindaco, «l’amministrazione ha fatto tutto quel che era in suo potere per dare una risposta certa e tempestiva alla cittadinanza circa la situazione dell’istituto scolastico locale».

Intanto, i consiglieri di opposizione, Francesco Piacente, Dina Bussi, Anna Rita Mariani e Wilma Stati, hanno presentato un esposto alla Procura sul caso–scuola: «Chiediamo alle autorità di disporre gli opportuni accertamenti valutando gli eventuali profili di illiceità penale».

Eleonora Berardinetti

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