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Addio a Gildo De Rubeis patron di “Ruote d’epoca”
Si è spento in ospedale, dove era stato ricoverato dopo un malore in casa Aveva rilanciato la manifestazione della Befana del vigile. Oggi funerali a Tussio
PRATA D’ANSIDONIA. Era un grande innamorato delle auto d’epoca, alle quali ha dedicato tantissime energie. Oggi, giorno di San Valentino, saranno celebrati, alle 11, i funerali a Tussio di Prata d’Ansidonia, suo paese natale.
Commozione, in città, per la scomparsa di Gildo De Rubeis, 72 anni, presidente dell’associazione “Ruote d’epoca aquilane” e tra i principali animatori della “Befana del vigile urbano”, manifestazione che aveva contribuito a rispolverare dopo anni di oblio, insieme alla rievocazione della Coppa del Gran Sasso per auto e moto d’epoca. Manifestazioni per le quali riusciva a mettere insieme sinergie positive, pubbliche e private, con la collaborazione dell’Automobile club dell’Aquila, che ieri ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa.
De Rubeis si è spento in ospedale, dove era stato ricoverato dopo un malore avuto nella sua abitazione. Erano stati i suoi figli a dare l’allarme, visto che non rispondeva al telefono. Le sue condizioni si sono progressivamente aggravate e da quel malore non si è più ripreso. Ai familiari sono arrivati numerosi messaggi di cordoglio, ai quali si uniscono le condoglianze del Centro.
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Commozione, in città, per la scomparsa di Gildo De Rubeis, 72 anni, presidente dell’associazione “Ruote d’epoca aquilane” e tra i principali animatori della “Befana del vigile urbano”, manifestazione che aveva contribuito a rispolverare dopo anni di oblio, insieme alla rievocazione della Coppa del Gran Sasso per auto e moto d’epoca. Manifestazioni per le quali riusciva a mettere insieme sinergie positive, pubbliche e private, con la collaborazione dell’Automobile club dell’Aquila, che ieri ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa.
De Rubeis si è spento in ospedale, dove era stato ricoverato dopo un malore avuto nella sua abitazione. Erano stati i suoi figli a dare l’allarme, visto che non rispondeva al telefono. Le sue condizioni si sono progressivamente aggravate e da quel malore non si è più ripreso. Ai familiari sono arrivati numerosi messaggi di cordoglio, ai quali si uniscono le condoglianze del Centro.
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