Affidato l’appalto per la scuola De Amicis

I lavori dovrebbero andare avanti per 500 giorni. Di Stefano: grazie alle «Amiche per l’Abruzzo»
L’AQUILA. È la General Costruzioni di Isernia la ditta che si è aggiudicata provvisoriamente i lavori di consolidamento e recupero della scuola elementare «Edmondo De Amicis» in piazza San Bernardino. L’appalto prevede la progettazione definitiva, la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori. L’importo iniziale dei lavori di circa 12 milioni e mezzo di euro ha avuto un ribasso del 25% (9 milioni e mezzo). La cifra finale che si aggira sui 10 milioni di euro comprende anche la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera.
«Io non dimentico, aveva scritto il 6 aprile scorso Laura Pausini sulla sua pagina Facebook», commenta l’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano. «Neanche gli aquilani, sono certo, dimenticheranno mai l’impegno e la generosità delle “Amiche per l’Abruzzo” che hanno reso possibile, per una parte, il recupero di un pezzo fondamentale del nostro centro storico: uno splendido edificio del 1400 che ha ospitato il primo ospedale dell’Aquila e che poi ha accolto, come scuola, generazioni di bambini».
«Ringrazio l’Università e gli uffici del Comune», continua Di Stefano, «che hanno redatto il progetto preliminare, ma un particolare ringraziamento va anche alla professionalità del Provveditorato alle Opere pubbliche che, grazie a una convenzione con il Comune, ha curato l’appalto e sovrintenderà all’esecuzione dei lavori. Il Provveditorato alle Opere pubbliche, guidato dall’ingegner Donato Carlea, ha adempiuto con la solerzia, la capacità e la competenza tecnica dei suoi dirigenti e dipendenti a questa prima delicata fase. Altrettanto saprà fare nel governo dei lavori fino alla completa restituzione dell’opera nelle mani del Comune». «Tra 500 giorni», conclude l’assessore, «come recita l’offerta temporale dei lavori, la scuola De Amicis sboccerà insieme al Palazzo della Regione, al chiostro e alla chiesa di San Bernardino, restituendo un altro pezzo di città agli aquilani».
PRECISAZIONE. In relazione all’articolo di ieri sull’assemblea a Roio l’assessore Di Stefano precisa che «il piano di ricostruzione non è uno strumento urbanistico, ma ha valenza di un piano di programmazione strategica della città».
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