Affitti, il Comune alza i prezzi

Contratti da rivedere, sfratti per chi non si adegua

SULMONA. Contratti di affitto anche a cento euro al mese. Troppo pochi per uffici o locali commerciali in antichi palazzi. Troppo pochi se si tiene conto che il Comune dispone di 98 edifici per un valore di 80 milioni di euro e ne incassa ogni anno appena 150mila. Così l'amministrazione Federico annuncia cambiamenti e un giro di vite per valorizzare il proprio patrimonio immobiliare.

Un apposito gruppo di lavoro sta lavorando al piano-affitti. Dell'attività svolta si sarebbe dovuto discutere anche durante l'ultimo consiglio comunale, ma poi il punto all'ordine del giorno è stato rimandato. A presentare un'interrogazione dedicata alla valorizzazione e gestione del patrimonio immobiliare del Comune era stato il consigliere di opposizione Silverio Gatta (Sinistra arcobaleno).

Ma la maggioranza, nonostante il rinvio della discussione, non ha perso l'occasione di parlare del lavoro svolto e delle iniziative in cantiere. Il gruppo di lavoro è guidato dall'assessore al Patrimonio e bilancio, Giuseppe Schiavo, e dai consiglieri di maggioranza Alessandro Maceroni e Donato Di Cesare.  «Sono partite le prime disdette», afferma Maceroni, «per molti contratti di affitto con canoni ridicoli e rinnovati automaticamente ogni sei anni».

L'amministrazione ha sottolineato più volte situazioni-limite denunciando che alcune associazioni pagano affitti mensili di circa 100 euro per sedi in immobili storici.  «I contratti», riprende il consigliere Maceroni, «saranno tutti rinegoziati per stabilire canoni più idonei. Gli immobili sono una risorsa importante per il Comune, che dovrebbe sfruttare meglio questo patrimonio». 

Al riguardo, l'amministrazione ha avviato anche le procedure di sfratto per alcuni inquilini morosi che, da anni, non pagano l'affitto. Canoni, peraltro, già ritenuti «vantaggiosi» anche per locali commerciali e abitazioni. 

L'obiettivo è non solo ricavare maggiori entrate economiche per le casse comunali ma evitare anche disparità di trattamento tra i cittadini. Sono molte, infatti, le associazioni che non usufruiscono di benefici comunali e affrontano le spese, comprese quelle di affitto, contando sulle forze degli associati.

L'attività del gruppo di lavoro è cominciata con il monitoraggio degli immobili, poi sono stati verificati i contratti di affitto e i relativi canoni. Il Comune ha 98 edifici di proprietà, quasi tutti palazzi storici. Si tratta di un patrimonio che vale, in base al costo storico e non di mercato, circa 80 milioni di euro ma che ne rende, annualmente, 150 mila, a fronte di spese di manutenzione per circa 500 mila euro.

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