Afghanistan, il paracadutista ferito si è svegliato e ha parlato con la famiglia

Simone D'Orazio, il militare di 29 anni ferito nel conflitto a fuoco in Afghanistan dove è morto un militare italiano, si è svegliato dopo la seconda operazione nell'ospedale militare di Kandahar. Il quadro clinico resta grave ma è stazionario

ROCCARASO. Si è svegliato e ha telefonato ai familiari Simone D'Orazio, il militare 29enne, ferito gravemente ieri in un conflitto a fuoco in Afghanistan. La situazione resta però delicata e la prognosi è riservata. Il militare è stato operato nuovamente questa mattina a Kandahar. Si tratta del secondo intervento in due giorni.

Ieri il militare è stato sottoposto a una delicata operazione, durante la quale è stata asportata la milza. Oggi il giovane è stato operato all'addome. Solamente nelle prossime 48 ore i medici decideranno se quando ferito potrà lasciare l'Afghanistan ed essere trasferito in una struttura sanitaria in Germania.

C'è attesa, intanto, a Roccaraso. Nell'abitazione del giovane in tanti si stringono intorno alla mamma di Simone, Antonella, il fratello Luca e la sorella Manuela, che costantemente informati dal nucleo dello Stato Maggiore dell'Esercito. Anche questa mattina, la famiglia ha ricevuto una visita del sindaco Francesco Di Donato e del vicesindaco, Alessandro Amicone.

«Abbiamo appreso con emozione e gioia la notizia del risveglio di Simone», commenta Amicone. «È un momento importante per tutta la famiglia, ma anche per tutta la comunità che ha seguito ora per ora l'evolversi delle sue condizioni di salute. Il fatto che Simone abbia parlato con la madre», prosegue il vicesindaco, «ha allentato un po' la tensione».
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