Agricoltori anti-cinghiali denunciano la Regione

Magliano, azione collettiva per chiedere i risarcimenti dei danni causati ai campi E il vicesindaco scrive alla Provincia: «Pericoli anche per gli automobilisti»

MAGLIANO DE’ MARSI. Lasciano dietro di loro devastazione, provocano incidenti stradali e impediscono una coltivazione di qualità, causando danni agli agricoltori del territorio attorno al Parco Sirente-Velino.

I cinghiali aumentano in modo esponenziale così come le colture distrutte, tra cui mais, grano, lenticchie e patate. Non sono previsti risarcimenti e gli abbattimenti programmati, pur avendo portato all’uccisione di ben 350 esemplari nei comuni di Magliano, Massa d’Albe (50), Celano, Cerchio, Aielli, Collarmele (10), Corfinio, Vittorito, Roccacasale (150), Valle Subequana (80), Sulmona (60), non hanno risolto granché visto che si riproducono a velocità impressionante. Gli agricoltori hanno detto basta a questa situazione, si sono riuniti a Magliano de’ Marsi, alla presenza del vicesindaco Domenico Cucchiarelli e di altri esponenti dell’amministrazione, e hanno dato il via a una class action contro la Regione Abruzzo, rivolgendosi a un legale. Chiedono anche l’innalzamento del confine del Parco, affinché ci sia una riduzione dell’area protetta. Tutte azioni che potrebbero mettere fine a questa situazione divenuta insostenibile.

«È impossibile ormai coltivare mais, avena, ceci, cicerchie, favino», spiega Vinicio Blasetti. «Lo scorso anno, con Confagricoltura, abbiamo promosso una manifestazione all’Aquila, ma nessun ci è stato a sentire. Ho scritto anche al presidente della Regione Luciano D’Alfonso, senza ricevere una risposta».

«Alla luce delle numerose segnalazioni di agricoltori, e vista la nota inviata dalla Forestale con la quale si segnala un elevato pericolo per la circolazione stradale a causa dei cinghiali», sottolinea il vicesindaco Domenico Cucchiarelli, «abbiamo chiesto ufficialmente alla Provincia di avviare tutte le azioni necessarie per contenere questo problema».

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