Nella lista dei 20 palazzi di giustizia più lenti in Italia Sulmona conquista il quinto posto

Alfano boccia il tribunale

In un anno chiusi dai magistrati solo 346 fascicoli

SULMONA. Il tribunale sulmonese scivola al 150º posto della classifica sull’efficienza dei tribunali italiani (165 in totale), riportata da Il Sole 24 Ore. La graduatoria, che indaga sui livelli di prestazione degli uffici giudiziari, non lascia scampo al presidio peligno, che si posiziona fra gli ultimi 20 di tutto il Paese. Gli addetti ai lavori: colpa della carenza di organico.

I procedimenti chiusi in un anno dai singoli magistrati sono, secondo la classifica, 346 in città, a fronte dei mille e 202 di Foggia, che guida il gruppo dei presidi virtuosi.
La graduatoria che si riferisce al quinquennio 2004-2008, elaborata dal Sole 24 Ore, sulla base dei dati forniti dal ministero della Giustizia.
Secondo gli addetti ai lavori la causa della maglia nera al tribunale sulmonese, che fa parte dei cosiddetti presidi minori, è dovuta non alla lentezza degli operatori giuridici, ma alle carenze di organico, che si trascinano da anni e che si aggravano col tempo, vista la mancanza di turn over.

«È inutile parlare di lentezza del nostro tribunale» spiega Ivana Giardino, impiegata nella struttura e segretario regionale della Funzione pubblica Cgil «se non lo si mette in condizione di lavorare. I provvedimenti licenziati dai magistrati restano lettera morta, se manca il personale che li applica».
A ciò si deve aggiungere che il presidio giudiziario sulmonese è spesso una tappa di passaggio nelle carriere dei magistrati; prova ne è uno degli ultimi bandi di assunzione, andato praticamente deserto. «Qui i magistrati restano poco» continua la Giardino «per questo classifiche di questo tipo lasciano il tempo che trovano. I confronti vanno fatti sui carichi di lavoro e sulle reali piante organiche, non solo dei giudici».

In totale, sono circa una cinquantina i lavoratori della giustizia in città, fra impiegati e cancellieri.
Per quanto riguarda i giudici, oltre a quelli onorari(4), ce ne sono 5, dopo il recente trasferimento di uno di loro che non è stato ancora rimpiazzato, a cui se ne aggiungerà un altro.
«Per dare una spinta positiva alle attività di carattere giudiziario chiediamo l’implementazione della pianta organica dei giudici da 6 a 7» interviene Gabriele Tedeschi, presidente dell’Ordine degli avvocati «per gli impiegati non si fanno concorsi da dieci anni, con circa cinque posizioni scoperte. I tempi, quindi, si dilatano nel complesso».
L’anno scorso, proprio per le carenze di organico, il presidente del tribunale Antonio Gagliardi ha disposto il provvedimento rinvia processi, per quelli minori e precedenti al 2006.

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