Alla Dolciaria Cerasani otto nuove assunzioni

Il segreto di un’azienda di successo che porta il nome della Marsica nel mondo «Continuare a infornare i biscotti come faceva nonno Attilio nella sua bottega»

PESCINA. Da un piccolo forno in via Civita a San Benedetto a un’azienda di respiro internazionale, che esporta in tutta Europa, amaretti, torroncini, mostaccioli e soprattutto “ferratelle”.

E nel periodo in cui la crisi economica schiaccia le aziende con tasse e burocrazia, alla Dolciaria Cerasani, come fanno le piccole delizie prodotte, lievitano anche i posti di lavoro. Da qualche giorno, infatti, l’azienda che fa capo a Nevro Cerasani, “la mente del successo”, e a sua figlia, Lidia, a capo delle risorse umane, ha assunto 8 persone, full time (8 ore al giorno) e a tempo indeterminato. L’azienda conta a oggi 50 dipendenti. Per ricostruire la storia della Dolciaria bisogna andare indietro nel tempo di oltre mezzo secolo. «Negli anni ’50» racconta Lidia Cerasani, «nonno Attilio aprì un piccolo forno a legna per la panificazione. Il pane a quei tempi era l’alimento più diffuso e indispensabile e, oltre a essere necessario per sfamare la propria famiglia, era una buona idea per guadagnarsi da vivere in modo onesto». Con il passare degli anni si affiancò alla produzione del pane quella di dolci in piccole quantità. Negli anni ’80 mio padre sostituì mio nonno nella guida dell’azienda, dando vita a una lenta e tenace trasformazione, iniziando dalla creazione del marchio, fino ad arrivare negli anni ’90 alla decisione di abbandonare la produzione di pane e dedicare tutta la creatività e l’esperienza nella produzione dei dolci, rispettando sempre le ricette tradizionali e artigianali». Con il trasferimento dello stabilimento nella zona artigianale di Pescina è stato breve il passo fino alla trasformazione in una realtà internazionale. «Il nostro maggiore cliente è francese» va avanti Cesarani, «ma esportiamo anche in Inghilterra, Germania, Olanda, Grecia, Spagna, Svezia, Olanda, fino a Canada e Australia».

A tutt’oggi l’azienda mantiene la conduzione familiare: nell’organico anche Attilio, (il fratello di Lidia), a capo dell’area commerciale. «I clienti richiedono prodotti sempre più particolari e più legati alla tradizione abruzzese», conclude Cerasani, «quale è il segreto del successo? È che continuiamo a infornare i biscotti come faceva mio nonno, che poi se rimanevano invenduti li riportava a casa per farli mangiare alla sua famiglia. E come erano buoni!».

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