All’Aquila c’è la Fiera dei tartufi, festa in centro storico con 60 stand e chef stellati

Conto alla rovescia per la manifestazione in programma in piazza Duomo dal 28 al 30 novembre: showcooking con chef stellati, masterclass e incontri b2b con buyer internazionali
L’AQUILA. Conto alla rovescia per la Fiera dei tartufi d’Abruzzo “Dal respiro alla terra” in programma in piazza Duomo all’Aquila dal 28 al 30 novembre, con 60 stand e un programma con showcooking con chef stellati, masterclass, incontri b2b con buyer internazionali (Korea, Australia, Cina, Arabia Saudita, Stati Uniti, Inghilterra, Spagna, Polonia e Lituania).
«Celebriamo un’eccellenza della nostra terra», dice l’assessore regionale all’agricoltura Emanuele Imprudente, della Lega, «che è sempre più simbolo dell'identità di un'intera regione. Lo dimostrano l'interesse per un evento che è ormai una vetrina internazionale che cresce ogni anno con la partecipazione sempre più importante delle istituzioni, delle aziende e dei produttori che alimentano sempre con maggiore entusiasmo il sistema Abruzzo, una strategia virtuosa di promozione, collaborazione e sviluppo che ci onoriamo di portare avanti a beneficio del nostro patrimonio enogastronomico».
La manifestazione si svolgerà, all’interno di una tensostruttura riscaldata di mille metri quadrati, e sarà animata da un calendario di eventi, rinnovando il dialogo tra tradizione, ricerca e formazione, chiave del successo di un appuntamento che nell'ultima edizione ha registrato un record di presenze. L’evento è promosso dalla Regione Abruzzo, in particolare dall’assessorato all’Agricoltura guidato, con braccio operativo l’Azienda regionale per le attività produttive (Arap), e con l’importante contributo del ministero dell'Agricoltura, del Comune dell’Aquila, delle Fondazioni PescarAbruzzo e Carispaq, della Camera di Commercio Gran Sasso d'Italia, dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale, Arpa Abruzzo, e dei Gruppi di azione locale della regione: Gal Abruzzo Italico Alto Sangro, Gal Marsica, Gal Gran Sasso Velino, Gal Terre Pescaresi, Gal Maiella Verde, Gal Costa dei Trabocchi, Gal Gran Sasso Laga.
Un programma che esalta la tradizione in una regione, l’Abruzzo, che conta circa 5mila tartufai regolarmente tesserati, e, allo stesso tempo, apre sempre più all'internazionalizzazione. «I tartufi d'Abruzzo sono sempre più conosciuti e apprezzati», sottolinea Imprudente, «ci riempie di orgoglio assistere alla crescita dell’interesse per un prodotto considerato di nicchia che abbiamo portato nei più prestigiosi palcoscenici internazionali. La Regione ha deciso di investire e dare il giusto valore a questa eccellenza, ai cavatori, ai coltivatori, a chi trasforma il tartufo valorizzandone le qualità».
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