Alloggi, scovato un altro furbo

Carte false per avere una casa antisismica: denunciato

L'AQUILA. Vive in autonoma sistemazione ma ha chiesto un alloggio nel Progetto case facendo carte false. Ora V.M, 46 anni, aquilano, è sotto inchiesta per falso e truffa ai danni dello Stato dopo una denuncia della squadra mobile.

Gli accertamenti della polizia hanno consentito di dimostrare che il sospettato ha inizialmente attestato, per ottenere un alloggio del Progetto case, di non avere la disponibilità di altre abitazioni. Dimenticando, però, che prima di concedere le abitazioni vengono fatti degli accertamenti anche certosini su chi fa le istanze. Si è venuti subito a sapere che l'indagato ha già una casa in autonoma sistemazione e percepisce regolarmente il contributo dello Stato. 

Le indagini sono state effettuate dalla squadra mobile, coordinata dal dirigente Salvatore Gava, e in particolare dagli uomini della sezione reati contro il patrimonio.  Questo filone investigativo, in particolare, fa parte di una attività preventiva della polizia finalizzata a reprimere gli illeciti in un settore delicatissimo visto che sono tante le proteste e le denunce (reali o solo minacciate) riguardanti le assegnazioni delle case antisismiche o Map.

Non è un caso che alcuni input investigativi siano stati dati dagli stessi cittadini e queste si sono dimostrate informazioni poggiate su solide basi.  Non finisce qui. Oggi più che mai sia la polizia, che le altre forze dell'ordine, stanno facendo controlli a raffica sulla situazione abitativa del progetto Case. Sulla scorta di questi confronti ci sono ancora molte posizioni di assegnatari con valutazioni in bilico.

Queste si aggiungono alle già numerose denunce effettuate per casi più o meno conclamati di raggiro.  I controlli finora fatti, e sui quali si attendono riscontri, vengono effettuati soprattutto con ispezioni sul posto per verificare se chi ha ottenuto l'alloggio ci vive realmente o se si tratta di un prestanome o, peggio, se la casa antisismica è stata affittata illecitamente a terzi, stratagemma peraltro già emerso in qualche occasione. 

Ma particolare attenzione dovrà essere posta anche su un altro aspetto ovvero non solo la dimora assidua da parte dell'assegnatario ma anche i consumi. Di recente, infatti, il Tribunale amministrativo regionale ha accolto il ricorso di un avvocato per conto di una persona che per motivi personali fondatissimi non sempre poteva vivere in quella abitazione che pure le era stata assegnata.

Tra i criteri che devono essere considerati c'è, per esempio, l'uso e il relativo consumo delle utenze, dati che non sempre sono contemplati nelle valutazioni. Resta comunque il fatto che sono sempre tante le indicazioni delle persone che segnalano posizioni sospette: al riguado viene fatto notare che nei garage del progetto case ci sono, di notte, molte meno macchine rispetto a quelle che dovrebbero esserci.

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