Sulmona, altri telefoni dietro le sbarre nel carcere di massima sicurezza
A trovare l'ennesimo dispositivo, stavolta nei cestini della spazzatura, sono stati i baschi blu durante controlli di routine
SULMONA. Ancora telefoni dietro le sbarre nel carcere di massima sicurezza di Sulmona. A trovare un altro dispositivo, stavolta nei cestini della spazzatura, sono stati i baschi blu durante controlli di routine. Il dispositivo è stato sequestrato, su disposizione della procura della repubblica che ha aperto un fascicolo sul caso. Sono quindi scattate le indagini per risalire alla provenienza del telefono cellulare e capire in che modo è stato utilizzato dai detenuti. Si tratta dell’ennesimo rinvenimento all’interno della struttura carceraria. A fine ottobre gli agenti penitenziari avevano sequestrato dieci telefoni mentre il conto sale a 71 da gennaio ad oggi.
Un fenomeno che continua a preoccupare tanto che le organizzazioni sindacali sollecitano la schermatura della struttura penitenziaria, ipotesi già al vaglio del Ministero, dal momento che il carcere peligno è finito all’interno dell’inchiesta condotta dalla Dda di Napoli. A suonare la sveglia, nei giorni scorsi, è stato il sindacalista, Mauro Nardella, secondo il quale “si pone un problema di gestione della sicurezza, visti i continui contatti telefonici esterni dei reclusi”. Intanto vanno avanti i lavori per la realizzazione del nuovo padiglione che ospiterà altri 200 detenuti. L’apertura, salvo intoppi, è prevista per la prossima primavera.
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