Appalti e favori, il Riesame rigetta il ricorso della Andreola

Il tribunale del Riesame dice no alla richiesta della dirigente regionale (foto) finita agli arresti domiciliari nell'ambito dell'operazione Caligola condotta dalla polizia di Pescara

L'AQUILA. Il tribunale del Riesame dell'Aquila ha respinto l'appello presentato dall'avvocato Francesco Carli, difensore di fiducia di Giovanna Andreola, la dirigente regionale finita agli arresti domiciliari nell'ambito dell'operazione Caligola coordinata dalla procura della Repubblica dell'Aquila su indagini della polizia di Pescara.

L'udienza ha avuto una breve durata perché i giudici hanno confermato la tesi del pm titolare dell'inchiesta, Antonietta Picardi, secondo cui c'è il rischio della reiterazione del reato da parte della Andreola. Questo, nonostante la dirigente regionale abbia rassegnato le dimissioni da ogni incarico ricoperto in precedenza in seno all'ente e oggetto di indagine.

Si ignora se sarà presentato ricorso in Cassazione contro questa nuova decisione, anche perché sono già due le istanze di annullamento dell'ordinanza presentate alla Suprema Corte, sulle quali non è stata ancora fissata l'udienza. "Per questa decisione devo sentire la mia assistita", ha detto Carli, il quale sul pronunciamento sottolinea che "quelle di oggi sono considerazioni che non condivido".

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