Arte e fede, mostra in Sassonia sulle orme di Pietro Celestino

A Königstein, prima della Riforma, nacque un monastero Il Munda ha inviato quattro dipinti per un’esposizione

L’AQUILA. Celestino V e l’arte abruzzese “sbarcano” in Sassonia per una mostra che vede protagonisti quattro dipinti del Munda, il museo nazionale d’Abruzzo da qualche mese inaugurato nei locali dell’ex mattatoio, nella zona delle 99 Cannelle. A Königstein, un piccolo comune sulla collina affacciata sull’Elba, tra Dresda e Praga, infatti, nel 1516, fu eretto l’ultimo monastero celestiniano della Sassonia, prima che venisse introdotta la Riforma protestante. La città tedesca, per ricordare l’importante anniversario, ha inaugurato lo scorso 22 aprile un’esposizione, che resterà aperta fino al 31 ottobre, e ha chiesto in prestito all’Aquila quattro dipinti: uno raffigurante San Pietro Celestino, di autore ignoto, databile alla fine del Seicento, e altri tre con la rappresentazione di storie dello stesso Santo, riconosciuti come bozzetti delle grandi tele realizzate dal pittore monaco Karl Ruthart per la chiesa di Collemaggio. Ruthart, nato nel 1630 a Danzica e morto all’Aquila dopo il 1703, fu un pittore di formazione fiamminga. Le sue opere sono conservate nei principali musei del mondo, dal Louvre all’Ermitage, dal Prado al Courtland Institute of Art di Londra.

«La mostra racconta dell’insediamento dei celestini sulla collina del Königstein, che in seguito divenne una imponente fortezza, agli inizi del XVI secolo», spiega la direttrice del Polo museale d’Abruzzo, Lucia Arbace. «Tale avventura ebbe vita breve, presto spazzata via dalla Riforma di Martin Lutero di cui nel 2017 ricorrerà il 500° anniversario. Nell’esposizione l’Abruzzo è molto presente perché proprio dall’abbazia di Santo Spirito al Morrone l’ordine si è diramato in tutta Europa, come si vede dalla grande mappa esposta in mostra».

Il movimento eremitico-monastico, che si è creato attorno alla figura di Pietro del Morrone, è presente nella prima parte della mostra, dove si racconta il monachesimo in Europa e la diffusione dei Celestini, mentre la seconda sezione si concentra sulla Riforma di Lutero. «È una presenza importante, quella del museo nazionale d’Abruzzo alla mostra organizzata all’interno della fortezza di Königstein, visitata ogni estate da oltre 500.000 persone», continua la Arbace. «I dipinti inseriti nel percorso sottolineano lo straordinario messaggio evangelico e artistico partito dall’Abruzzo tramite San Pietro Celestino e i suoi seguaci».

APERTURE MUNDA. I musei del Polo dell’Abruzzo resteranno aperti, oggi, con visite gratuite. Il Munda di Borgo Rivera osserva l’orario 8,30-19,30. Ospita anche la mostra “I mitici anni Cinquanta. Dipinti e sculture dal museo nazionale d’Abruzzo dell’Aquila”.

Michela Corridore

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