Assistenza agli sfollati il Comune rivede le regole

Pelini: presto un consiglio straordinario e assemblee con la popolazione Map sequestrati dalla magistratura, le 105 famiglie sistemate in altri alloggi

L’AQUILA. Assistenza alla popolazione: si cambia passo. A quattro anni dal sisma cambiano le esigenze delle famiglie sfollate (a oggi sono circa 24mila le persone ancora assistite nel Comune dell’Aquila), e muta anche la situazione in città dove la ricostruzione della periferia sta andando avanti, seppur lentamente, permettendo il rientro a casa dei proprietari. Motivo che ha spinto l’assessorato – in risposta anche alla richiesta del governo di razionalizzare le risorse – a rivedere le regole. Ad annunciarlo è l’assessore Fabio Pelini che sta lavorando anche «a un testo unico per la miriade di ordinanze e direttive fin qui prodotte».

«Stiamo elaborando regole partecipate», spiega Pelini, «frutto di due passaggi fondamentali: un consiglio comunale straordinario e un’assemblea con i cittadini». Ma in attesa che questo avvenga, l’Ufficio assistenza alla popolazione sta lavorando per «eliminare il più possibile lo spreco di risorse, anche attraverso la rimodulazione del sostegno. Operazione, questa, che il Comune è stato costretto a sospendere per fronteggiare l’emergenza provocata dal sequestro dei Map a Cansatessa, San Vittorino, Tempera e Arischia. Una vicenda che il Comune assicura di avere risolto. «Nel giro di 10 giorni», ricorda Pelini, «abbiamo sistemato 105 famiglie. Entro le prossime due settimane», assicura Pelini, «trasferiremo anche altre famiglie (attualmente in autonoma sistemazione) ad Arischia, in alloggi che stanno via via liberandosi». Intanto, il Comune ha deciso che i mobili e gli elettrodomestici dei Map sequestrati saranno lasciati ai centri sociali per anziani, mentre è ancora da valutare il destino delle case sgomberate. La scelta tra la riparazione e l’abbattimento dei Map sarà dettata, infatti, «dai costi degli interventi». Quanto alla situazione generale della popolazione assistita, Pelini spiega che «l’obiettivo dell’assessorato è di eliminare le forme residuali di sistemazione degli sfollati in strutture ricettive. Così le 48 persone, per lo più anziani, ancora negli alberghi saranno trasferite all’ex Onpi, mentre parte delle 97 ospitate alla Finanza andrà nelle case Ater riparate». Infine, il Cas. Pelini spiega che le famiglie che percepiscono il contributo di autonoma sistemazione verranno al più presto sistemate nelle new town e nei Map disponibili e che l’operazione partirà dai nuclei che percepiscono il contribuito più alto. «Il tutto», aggiunge, «salvaguardando, però, quelli che hanno un contratto di affitto o che stanno per rientrare a casa».

Marianna Gianforte

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