Attentato contro l'auto del sindaco

Jeep cosparsa di acido, Federico: «Temo per la mia famiglia»
SULMONA. Un attentato ai danni dell'auto del sindaco Federico, che è anche medico del supercarcere, è stato compiuto nel primo pomeriggio di ieri. Il fuoristrada Mitsubishi è stato cosparso di acido. Ingenti i danni. «Temo per la mia famiglia», commenta.
IL FATTO. Si è verificato verso le 14. Da poco Federico aveva terminato la riunione di giunta. L'auto era parcheggiata in piazza Brigata Majella, in uno degli spazi a pagamento. Qualcuno avrebbe cosparso l'auto con dell'acido, probabilmente il tipo utilizzato per alimentare le batterie dei veicoli. Ingenti i danni alla carrozzeria. Ad accorgersi dell'accaduto lo stesso sindaco Federico, arrivato in piazza Brigata Majella insieme all'assessore Lorenzo Fusco.
LE INDAGINI. Sull'episodio è stata presentata una denuncia alla polizia. Gli agenti dell'anticrimine hanno avviato le indagini e potrebbero acquisire i filmati registrati dalle telecamere di un istituto di credito e dell'ufficio postale che si trovano nelle vicinanze del parcheggio. L'attentato potrebbe essere ricollegato all'attività politica di Federico, ma non si esclude neanche un possibile legame col carcere.
CHI È FEDERICO. Il sindaco, 55 anni, fa il medico chirurgo e presta servizio come dirigente medico nel penitenziario di via Lamaccio. È sindaco di Sulmona dall'aprile 2008. Per anni è stato personaggio di spicco di An, prima di fondare il Pdl cittadino. Da dirigente medico, ha denunciato più volte le carenze della struttura di Sulmona. Appassionato di ippica e di montagna, possiede alcuni cavalli che cura e accudisce personalmente. Sposato con Barbara, ha due figlie.
LO SFOGO. Il primo pensiero di Federico, dopo quanto accaduto ieri, è andato proprio alla famiglia. «Sono molto preoccupato dopo quello che mi è capitato», afferma il sindaco, «ho dei figli piccoli e penso soprattutto a loro. Avevo ricevuto scritte con minacce, ma non ci si era mai spinti oltre. Sono scosso e infastidito. Mi dà fastidio il fatto che qualche cretino possa turbare la mia tranquillità e quella dei miei cari. Invito tutti i rappresentanti dell'amministrazione comunale, e non solo, ad abbassare i toni. Ultimamente c'è un clima politico avvelenato che non fa bene. Queste potrebbero essere le consequenze. Per esempio, l'altra sera a Pratola, mi hanno riferito che un'associazione ha rivolto parole pesanti all'indirizzo di questa giunta durante una manifestazione culturale. Personalmente, non ho mai fomentato l'odio e mai lo farò. L'auto? È rimasta parecchio danneggiata», conclude Fabio Federico, «ho presentato una regolare denuncia e spero che chi ha compiuto questo attentato ai miei danni venga individuato al più presto». (ha collaborato Chiara Buccini)
IL FATTO. Si è verificato verso le 14. Da poco Federico aveva terminato la riunione di giunta. L'auto era parcheggiata in piazza Brigata Majella, in uno degli spazi a pagamento. Qualcuno avrebbe cosparso l'auto con dell'acido, probabilmente il tipo utilizzato per alimentare le batterie dei veicoli. Ingenti i danni alla carrozzeria. Ad accorgersi dell'accaduto lo stesso sindaco Federico, arrivato in piazza Brigata Majella insieme all'assessore Lorenzo Fusco.
LE INDAGINI. Sull'episodio è stata presentata una denuncia alla polizia. Gli agenti dell'anticrimine hanno avviato le indagini e potrebbero acquisire i filmati registrati dalle telecamere di un istituto di credito e dell'ufficio postale che si trovano nelle vicinanze del parcheggio. L'attentato potrebbe essere ricollegato all'attività politica di Federico, ma non si esclude neanche un possibile legame col carcere.
CHI È FEDERICO. Il sindaco, 55 anni, fa il medico chirurgo e presta servizio come dirigente medico nel penitenziario di via Lamaccio. È sindaco di Sulmona dall'aprile 2008. Per anni è stato personaggio di spicco di An, prima di fondare il Pdl cittadino. Da dirigente medico, ha denunciato più volte le carenze della struttura di Sulmona. Appassionato di ippica e di montagna, possiede alcuni cavalli che cura e accudisce personalmente. Sposato con Barbara, ha due figlie.
LO SFOGO. Il primo pensiero di Federico, dopo quanto accaduto ieri, è andato proprio alla famiglia. «Sono molto preoccupato dopo quello che mi è capitato», afferma il sindaco, «ho dei figli piccoli e penso soprattutto a loro. Avevo ricevuto scritte con minacce, ma non ci si era mai spinti oltre. Sono scosso e infastidito. Mi dà fastidio il fatto che qualche cretino possa turbare la mia tranquillità e quella dei miei cari. Invito tutti i rappresentanti dell'amministrazione comunale, e non solo, ad abbassare i toni. Ultimamente c'è un clima politico avvelenato che non fa bene. Queste potrebbero essere le consequenze. Per esempio, l'altra sera a Pratola, mi hanno riferito che un'associazione ha rivolto parole pesanti all'indirizzo di questa giunta durante una manifestazione culturale. Personalmente, non ho mai fomentato l'odio e mai lo farò. L'auto? È rimasta parecchio danneggiata», conclude Fabio Federico, «ho presentato una regolare denuncia e spero che chi ha compiuto questo attentato ai miei danni venga individuato al più presto». (ha collaborato Chiara Buccini)