L'auto schiacciata dal masso

SCANNO

Auto schiacciata dal masso distaccato dalla montagna

La vettura era vuota e parcheggiata vicino a un condominio, la parete rocciosa interessata da lavori per la messa in sicurezza. Il Comune valuta se esistono altri pericoli

SCANNO. Tragedia sfiorata a Scanno attorno alle 9,30:  un masso si è distaccato dalla parete rocciosa del monte in località San Martino ed è precipitato su via Pescara sopra un'auto vuota - una Dacia Duster - che un residente aveva parcheggiato a circa 50 metri da un complesso di 12 appartamenti. In nquel momento non passava nessuno.

Il masso, di dimensioni stimate 6 metri per 6 e 3/4metri di altezza per 150 metri cubi, ha completamente schiacciato l'auto e si è fortunatamente arrestato lì, senza raggiungere le case poco più giù.

Da tempo sono in corso dei lavori di mitigazione del rischio geologico sulla strada comunale che collega la parte alta con quella bassa del paese. I lavori per la messa in sicurezza della parete rocciosa sono iniziati a marzo con delle perforazioni per agganciare reti in aderenza e barriere paramassi. Gli operai questa mattina non erano a lavoro. «Aspettiamo la relazione dei vigili del fuoco e in caso somberemo i 2 abitanti del residence in via Pescara».

Lo afferma il sindaco di Scanno Giovanni Mastrogiovanni, sulle conseguenze precauzionali da prendere a seguito dalla caduta del masso. A 50 metri circa, in discesa, la palazzina di 12 appartamenti dove risiedono stabilmente una coppia di giovani ed un'anziana donna invalida, madre della padrona della vettura che è stata schiacciata dal masso.

«Ci stiamo preparando per trasferire la mia anziana mamma, invalida, a casa di mia sorella, in un'altra zona del paese. È stata davvero una tragedia sfiorata, considerando che io avevo un appuntamento imminente per cui da lì a poco sarei salita in macchina, e poi mia sorella viene qui 3 o 4 volte al giorno con la figlia. In più, la strada è percorsa spesso da tutti gli scannesi che hanno casa più su, in zona Collitto. Non riesco ancora a credere di essere viva. Se non evacueranno la zona, io penso che rimarrò qui a dormire, non me ne andrò». In questo momento gli operatori stanno demolendo una parte del masso con escavatore con martellone demolitore. «L'ingegnere dei vigili del fuoco che si sta occupando della perizia tecnica vuole accertarsi che sotto l'enorme masso, oltre alla macchina presa in pieno, non ci sia nessuno. Quindi noi - spiega un operatore - siamo stati chiamati come ditta per demolire con i nostri mezzi una parte del masso. Ulteriori lavori eventualmente sono rimandati a lunedì».