Auto spaccate, furti e violenze: arrestato il quinto bullo ricercato 

Il 22enne tunisino rintracciato in un parco di Bologna, venti giorni fa era fuggito da Pizzoli È l’unico maggiorenne della banda, nei giorni scorsi le misure cautelari nei confronti dei suoi amici

L’AQUILA. È stato rintracciato a Bologna il quinto componente della gang sfuggito all’operazione del primo marzo scorso che aveva portato all’arresto di un gruppo di minorenni ritenuti responsabili di rapine, furti, ricettazione e lesioni. Si tratta dell’unico maggiorenne della banda. B.J.Z.E.A., 22 anni, di origine tunisina. Per gli inquirenti che lo hanno acciuffato non ha goduto di reti di protezione, ma si era allontanato da Pizzoli qualche giorno prima dell’esecuzione delle misure cautelari, non beneficiando più dei servizi assistenziali della comunità per minori. Il giovane tunisino è indagato per ricettazione di auto e furto su alcuni veicoli parcheggiati a Pizzoli. Coinvolto nelle indagini coordinate dalla Procura dell’Aquila, e svolte dai carabinieri di Pizzoli, il 22enne avrebbe agito insieme a quattro minorenni. È stato rintracciato nel “Parco della Montagnola” di Bologna. Qui i carabinieri emiliani lo hanno fermato e arrestato notificandogli la misura cautelare. Ora si trova in carcere in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip del tribunale dell’Aquila. L’operazione congiunta di carabinieri e polizia aveva portato all’esecuzione di sei ordinanze di custodia cautelare (due per uno stesso soggetto, ndc) emesse dal procuratore del tribunale per i minorenni dell’Aquila David Mancini e dal sostituto Lorenzo Maria Destro. La maggior parte dei reati loro contestati si è consumata tra le mura di una struttura che ospita i minori stranieri non accompagnati. Qui un gruppetto ha agito con prepotenza nei confronti di altri ospiti più deboli commettendo reati che vanno dall’estorsione alla rapina fino alle lesioni. I bulli si facevano consegnare sistematicamente e dietro minaccia piccole somme di denaro, circa una decina di euro al giorno. Ai ragazzini più fragili, spesso, rubavano anche il cellulare. Una notte la banda si è resa protagonista del danneggiamento di una quindicina di automobili parcheggiate tra Pizzoli e L’Aquila. Hanno spaccato i finestrini per trafugare i pochi spiccioli lasciati all’interno. La stessa notte due auto sono state rubate e utilizzate per raggiungere la città. Qui la baby gang ha rubato dai distributori automatici di due attività commerciali, di cui un sexy shop. (f.d.m.)
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