Autovelox, ci sono oltre mille ricorsi 

Presentati contro il Comune di Bussi al giudice di pace e al prefetto di Pescara soprattutto da parte dei pendolari

L’AQUILA. Dalle parole ai fatti: sono già mille i ricorsi presentati dagli aquilani per far annullare le multe elevate dall’autovelox di Bussi. I ricorsi, secondo quanto si è appreso, sono in fase di notifica sia al giudice di pace che al prefetto di Pescara che sono entrambi competenti per territorio. La presentazione dei ricorsi segue una serie di proteste di cui si sono fatti carico amministratori comunali, ma anche associazioni come il Codacons hanno preso posizione. Il tutto a fronte di circa 10mila multe che hanno riguardato, perlopiù, pendolari aquilani, ma anche gente di altre province che si è vista anche infliggere la riduzione di punti sulla patente.
Le strade da seguire sono due: il ricorso al prefetto ha il vantaggio che non costa a chi lo fa e, in caso di bocciatura, resta sempre possibile porre il caso all’attenzione del giudice di pace cui è comunque possibile ricorrere anche direttamente.
Sono anche varie le ragioni per le quali si contesta la sanzione. L’avvocato Vittorio Ivo Fatigati, di recente, ha presentato alcuni ricorsi al prefetto sostenendo che le multe sono state notificate ai suoi assistiti oltre il termine ineludibile di 90 giorni. La Cassazione, in una recente sentenza, è stata molto rigida nel non ammettere scuse per giustificare il ritardo da parte dell’ente. La legge, in astratto, prevede un allungamento del termine di notifica solo in caso di cambio di residenza del trasgressore o di cessione o rottamazione dell’automobile. Dubbi anche sull’omologazione corretta dello strumento adoperato.
Nei giorni scorsi il Codacons, tramite l’avvocato Fabrizio Foglietti, ha precisato che «a seguito di ulteriori approfondimenti della situazione di fatto e delle conseguenti valutazioni in punto di diritto, ci si riserva di promuovere azione collettiva ove ne risultino in proseguo i necessari presupposti». Lo stesso Codacons fa sapere che «l’autovelox di Bussi non si trova nel centro abitato. La precisazione è stata fornita dal Comune di Bussi tramite il difensore civico regionale». L’avvocato Carlotta Ludovici, inoltre, in questi giorni ha iniziato a depositare i primi ricorsi al giudice di pace di Pescara. Sostiene «l’illegittimità di tali multe non solo per la posizione illecita dell’apparecchio non visibile a maggior ragione nelle ore notturne, in contrasto con la copiosa normativa vigente in materia, ma anche con riferimento all’omologazione dell’apparecchio utilizzato, oltre ad altri profili di nullità dei verbali per vizi formali che vanno al di là della sostanza. È chiaro che i cittadini non dovrebbero essere penalizzati, soprattutto con metodi discutibili».
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