Avezzano, Angela è morta dopo 29 anni di coma

La donna aveva accusato un malore nel 1988, il marito e le figlie l’hanno accudita con amore

AVEZZANO. Le sono rimasti vicini fino all’ultimo momento, non le hanno mai fatto mancare il loro affetto facendo in modo che una famiglia restasse unita nonostante le difficoltà.

Ora Angela Calise Moroni si è spenta a 64 anni tra l’affetto delle figlie e del marito Nazzareno Moroni, dopo un sonno durato 29 anni. Il 23 gennaio del 1988 fu colta da un malore in casa. Aveva avuto un fortissimo calo di potassio. Nonostante i tentativi di rianimazione del marito, entrò in coma profondo e venne ricoverata nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Chieti. All’inizio si pensò che potesse uscire da quello stato, ma i mesi passarono e si trasformarono in anni. Era nutrita da un sondino e i familiari vollero tenerla a casa con loro.

In questo lungo periodo è stato un faro che ha illuminato il cammino di tutta la famiglia, del marito e delle figlie Clara, Benedetta, Stefania, Noemi ed Elisabetta che allora aveva solo 14 mesi. È stata per tanti anni una moglie e una mamma che non parlava, che non faceva carezze, che non preparava il pranzo, ma che dava amore ogni giorno, con la sua presenza, con la sua testimonianza, con la sua vita. Un amore sempre contraccambiato minuto per minuto, fino alla fine. È stata una mamma coraggiosa e sempre presente nei momenti più importanti della vita delle sue figlie. È per questo che non mancano le foto insieme alla prima comunione, alle nozze, e alle ricorrenze che più contano per una famiglia credente, per una famiglia cattolica.

Il marito Nazzareno, diacono e catechista del cammino neocatecumenale, da sempre vicino alla curia diocesana e molto attivo nel volontariato, non ha mai voluto staccare la spina, convito che «sia il Signore a decidere quando è arrivato il momento». Tanta gente ha partecipato ieri pomeriggio ai funerali che si sono tenuti nella chiesa della Madonna del Passo ad Avezzano. «Avevamo deciso di partire missionari insieme come neocatecumenali», ha raccontato il marito, «ma il Signore ha stabilito che questo messaggio d’amore dovevamo darlo in famiglia. E non abbiamo mai rimpianto le nostre scelte e possiamo dire con certezza che questi sono stati per tutti noi 29 anni di grandi doni».

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