Avezzano, blitz contro il lavoro nero nel Fucino Dormitorio di immigrati nella villa confiscata per usura

Sequestrata ad un clan rom, ma riutilizzata da chi gestisce il traffico di immigrati. Nella casa (dove sono state trovate diverse dosi di hashish e piccole quantità di cocaina) e in altri immobili avevano creato dormitori dove i clandestini vivevano in condizioni sanitarie e igieniche disumane. Cinquanta i fermati, quasi tutti marocchini

AVEZZANO. Blitz di carabinieri, polizia e Finanza nel Fucino dove sono stati scoperti dormitori di clandestini che vivevano in condizioni sanitarie e igieniche disumane. Una decina di marocchini aveva occupato addirittura una casa confiscata dal Prefetto a rom avezzanesi accusati di usura. In totale le persone fermate sono una cinquantina, tutti provenienti dal Marocco. La maggior parte era senza permesso di soggiorno. Un dormitorio è stato trovato anche in una fabbrica alla periferia di Celano.

I controlli, scattati alle prime luci dell'alba nell'ambito di una vasta operazione contro il lavoro nero e l'immigrazione clandestina disposta dalla Prefettura dell'Aquila, si sono avvalsi anche di unità cinofile dei carabinieri e di circa settanta uomini tra militari dell'Arma, fiamme gialle e polizia. Sono stati coinvolti anche ispettori dell'Agenzia delle Entrate, Inail e Inps. I carabinieri hanno trovato nella villa confiscata diverse dosi di hashish e piccole quantità di cocaina.

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