I soccorsi in via Alessandria: Roberto Marziale, 53 anni, estratto dalla macerie

Avezzano: casa esplosa, si batte la pista del tentato suicidio

La Procura apre l'inchiesta per disastro colposo, i principali sospetti ricadono sull'uomo di 53anni scampato al crollo insieme alla madre e alla zia. Al via gli interrogatori dei feriti

AVEZZANO. Disastro colposo: è l'ipotesi di reato sulla quale indaga la Procura di Avezzano per chiarire le cause dell'esplosione dell'abitazione di via Alessandria nella quale sono scampati in tre. L'inchiesta è per ora contro ignoti, ma i principali sospetti ricadono su Roberto Marziale, 53 anni, uno dei sopravvissuti alla deflagrazione. L'uomo al vicinato l’aveva detto: «Un giorno di questi faccio un macello e salta tutto per aria». E quella frase detta due anni fa è riemersa in tutta la sua drammaticità dopo la tragedia sfiorata di ieri, venerdì 15 febbraio. L'ipotesi è che Roberto Marziale abbia messo in atto il suo intento, che volesse suicidarsi. I vigili del fuoco hanno riferito di aver trovato la valvola del gas metano aperta. Si presume che l'uomo l'abbia manomessa per poi adagiarsi sul letto e aspettare la morte. Qualcosa però ha innescato l'esplosione. Basta poco, un interruttore acceso, una fiammella con la casa al primo piano satura di gas. E quindi il boato. Una prima ricostruzione di quanto può essere avvenuto ieri mattina.

Roberto Marziale è ora ricoverato nel reparto di chirurgia dell’ospedale. «Si lamentava, aveva la bocca impastata dalla polvere, ma è sempre rimasto cosciente», raccontano i pompieri. Scampate al disastro anche la madre Ida Santucci e la zia Maria Cipollone, al piano superiore della casa. Le due, per una serie di fortunate coincidenze, si sono ritrovate nella parte dell’alloggio rimasta in piedi. Tra i feriti il fratello di Ida Santucci, colpito dalle schegge mentre si trovava nella casa accanto e la sorella di Roberto Marziale, che ha riportato graffi per una caduta mentre stava correndo verso la zona del disastro. Gli agenti della squadra anticrimine del commissariato di polizia, coordinati dal dirigente Giancarlo Ippoliti, stanno per ascoltare i familiari scampati per meglio ricostruire l’accaduto. A cominciare da Roberto Marziale, intorno al quale ruota l'inchiesta.