Avezzano, case squillo tra unguenti e profilattici

Servizio completo e cronometro alla mano, lucciole attente a evitare incontri imbarazzanti tra i clienti sul pianerottolo

AVEZZANO. Servizio completo e cronometro alla mano. Le case del sesso sulla scia di quelle in voga prima che la legge Merlin le relegasse nell’illegalità. Le squillo dominicane, prorompenza fisica e scaltrezza da vendere, non lasciavano nulla al caso. E così il cliente poteva ottenere tutto – dai profilattici agli unguenti passando per gli olii – per essere a proprio agio durante gli incontri sessuali.

Statuarie donne dal color nocciola facevano perdere il sonno alle decine di habitué che, spesso con cadenza quotidiana, facevano visita alle novelle Bocca di rosa. Loro, le squillo, mettevano l’amore, come nella canzone di De André; gli avventori, in alcuni casi avventati, tiravano fuori i soldi – dai 50 ai 150 euro – con la speranza di una performance indimenticabile. Il cliente successivo arrivava con un margine di attesa sufficiente a evitare incontri imbarazzanti sul pianerottolo. I tre arresti eseguiti ad Avezzano – Angel Lujis Diaz, 29 anni, suo fratello Luis Alberto (28) e Kelvin Alexander Gil (33) – sono solo una faccia della medaglia. Si sta indagando alla ricerca di altri appartamenti del sesso – si parla di decine di case d’appuntamento in città – e i carabinieri, coordinati dal capitano Enrico Valeri, non mollano la presa.

LA CURIOSITÀ. Qualche cliente ha sbrigato la pratica in tutta fretta. In un caso particolare, sotto il controllo degli investigatori e ripreso in un filmato, uno dei clienti abituali – dal momento del parcheggio al commiato in auto (sosta, spostamento nell’appartamento, trattativa, prestazione sessuale e uscita) – ha impiegato complessivamente 25 minuti. Un tempo record che lascia immaginare, considerando casi analoghi, una mole di lavoro notevole per le squillo.

GLI APPARTAMENTI. L’indagine non trascura un altro aspetto, quello delle modalità di affitto degli appartamenti. È impensabile considerare plausibile, per un’attività remunerativa come la prostituzione, un canone di circa 400 euro al mese. I carabinieri lavorano per verificare la presenza di pagamenti in nero.

I POLITICI. Amministratori di enti locali, politici di livello anche superiore non hanno disdegnato una capatina nelle alcove. Trema l’Avezzano bene per il timore che filtrino i nominativi dei clienti, anche se vige il massimo riserbo da parte degli inquirenti. I militari, agli ordini del tenente Marco Mascolo, hanno apposto i sigilli a due case d’appuntamento: una in via Pertini , numero 38, e l’altra nella zona commerciale di Cappelle dei Marsi. Il pm è Guido Cocco, il gip Paolo Andrea Taviano. I carabinieri confidano nella cattura, entro breve tempo, della madre dei due fratelli che risulta latitante e attualmente nella Repubblica Dominicana.

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