Avezzano, incendiata l’auto di un assessore comunale

Fiamme distruggono l’auto dell’avvocato Roberto Verdecchia. La pista seguita dagli investigatori è quella del dolo

AVEZZANO. Incendiata l'auto dell'assessore comunale di Avezzano Roberto Verdecchia. La pista seguita dagli investigatori è quella del dolo. E' accaduto ieri sera subito dopo mezzanotte, a due passi da piazza Risorgimento, mentre un centinaio di persone assisteva a uno spettacolo del cartellone estivo del Comune. La vettura, un'Audi Q5, si è bruciata dall'interno, mentre era parcheggiata su via Nazario Sauro. Sul posto di è subito recato Verdecchia, molto conosciuto in città sia come avvocato, sia come assessore comunale con la delega all'Ambiente. A spegnere le fiamme sono arrivati i vigili del fuoco di Avezzano, mentre sul caso adesso indaga la Polizia del commissariato. Sono stati fatti anche i rilievi della Scientifica.

«Non ritengo collegata la vicenda della mia macchina a quella della Powercrop. La nostra opposizione va avanti dal 2008 non da adesso». Ha commentato l'episodio Roberto Verdecchia. Verdecchia, avvocato penalista di grido nella Marsica, si dice «ultraconvinto dell'ininfluenza del caso Powercrop, ma se qualcuno pensa di intimidirmi ha sbagliato soggetto: nè come avvocato nè come politico». Quale sia la pista degli inquirenti per l'attentato incendiario che ha mandato a fuoco la sua Bmw ancora non è chiaro, ma Verdecchia ribadisce anche che «non chiederò nessuna scorta nè tantomeno la gradisco. L'unica mia preoccupazione possono essere i miei familiari, semmai».

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A dar manforte all'opinione di Verdecchia è arrivato anche una nota di Di Pangrazio, con cui Verdecchia si è incontrato all'Aquila verso l'ora di pranzo: «A nome mio personale e dell'intero Consiglio regionale, vorrei esprimere solidarietà all'Assessore del Comune di Avezzano Roberto Verdecchia, vittima la scorsa notte di un incendio doloso che ha distrutto la sua auto . sottolinea il Presidente del Consiglio regionale - Sono però convinto - continua il Presidente - che si tratti del gesto isolato di un balordo, e che non ci sia alcun collegamento con l'attività politica e professionale dell'avvocato Verdecchia. Quella di Avezzano, infatti, è una comunità sana, dove simili atti non sono fortunatamente una consuetudine. Auspico che si arrivi in ogni caso presto all'individuazione del responsabile».

 Le indagini sull'attentato sono coordinate dalla procura della repubblica del capoluogo marsicano. Sul campo sono seguite dal commissariato di Avezzano e dalla Digos della Questura dell'Aquila. Ma se i riscontri dovessero portare a reati di competenza antimafia, allora entrerebbe di scena la Direzione distrettuale dell'Abruzzo. Una ipotesi non esclusa a priori visto che Verdecchia è assessore all'ambiente e ai rifiuti e che nel comune di Avezzano ci sono decisioni importanti da adottare in questo comparto, soprattutto dal punto di vista dell'impiantistica di smaltimento.


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