Avezzano, la Finanza in discoteche e disco-pub: scoperti 150 lavoratori "in nero"

Giro di vite nei controlli, un addetto denunciato prendeva anche il reddito di cittadinanza. Sei denunce e un locale sequestrato

AVEZZANO. La movida nel mirino della Finanza. Dopo le polemiche sul consumo di alcol fra i giovani nei locali della vita notturna marsicana, le Fiamme gialle avviano un giro di vite sui controlli nelle discoteche della città. E scoprono che 150 lavoratori non avevano contratto: lavoravano "in nero". Sono tre le discoteche e otto i disco- pub molto noti nel capoluogo marsicano dove hanno bussato i finanzieri. Sono state individuate, in particolare, nove società che impiegavano irregolarmente i lavoratori nella gestione dei locali.

"Gli accessi, eseguiti specialmente nelle ore notturne, nel pieno svolgimento dell’attività di intrattenimento e svago, hanno consentito di individuare significativi profili di rilevanza penale in relazione al superamento del numero massimo di ingressi consentiti, nonché numerose violazioni alle norme sul diritto d’autore e a quelle che regolano la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche a minorenni", affermano alla Compagnia di Avezzano.

Sei le denunce e uno dei locali ispezionati è stato sequestrato. Un lavoratore “in nero” è stato scoperto che prendeva anche il “reddito di cittadinanza”, e pertanto è stato segnalato per violazione dell’art. 7 del D.L. n. 4/2019. Per i titolari dei locali denunciati saranno adottati provvedimenti sanzionatori in materia fiscale, previdenziale, contributiva, assicurativa ed infortunistica. ________________________________________________________________________