Avezzano, picchia la convivente e la sua bambina

Le due donne sono finite all’ospedale, ma la 43enne ha deciso di non presentare denuncia nei confronti del compagno

AVEZZANO. Si presenta al pronto soccorso insieme alla figlia con ferite al volto e in più parti del corpo. I medici, dopo le prime cure del caso, le concedono 20 giorni di prognosi, mentre la bambina viene ricoverata. Una lite finita male, una parola di troppo, uno scambio di opinioni senza via di ritorno. Potrebbero essere tante le cause che hanno scatenato la discussione violenta in casa di una famiglia marsicana.

Fatto sta che dalle parole poi si è passati ai fatti e a rimetterci sono state la mamma e la figlia. La situazione, infatti, si è surriscaldata e il compagno della donna ha perso la pazienza e ha colpito la quarantatreenne. Nella discussione, poi, è stata coinvolta anche la piccola di 9 anni che probabilmente si è intromessa e ha avuto la peggio.

La lite, avvenuta nella notte tra sabato e domenica, è terminata poi nel pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano dove mamma e figlia sono arrivate per essere medicate. Inizialmente la donna ha spiegato al personale sanitario di aver discusso con il compagno e di essere stata picchiata da lui. Pugni in faccia e botte a causa dei quali la donna ha riportato dei traumi al volto.

Al pronto soccorso è stata medicata e hanno deciso 20 giorni di prognosi. La bambina, oltre a essere molto scossa, aveva solo dei lievi segni delle percosse. Per precauzione, però, i medici hanno deciso di trattenerla per una notte e ieri è stata dimessa.Nonostante il racconto della donna lasciasse intravedere i margini per una denuncia le cose sono andate diversamente. La 43enne, infatti, è tornata in ospedale spiegando che si era trattato solo di una discussione finita male ma che tra i due era già tornata la pace.

La donna e la bambina così sono tornate a casa e le forze dell’ordine non hanno potuto avviare alcun provvedimento. Secondo quanto previsto dalla legge, infatti, se la prognosi supera i 20 giorni gli investigatori possono procedere d'ufficio, altrimenti restano con le mani legate. Le vittime di violenza hanno in ogni caso venti giorni di tempo per presentare la denuncia. In città da tempo è attivo il centro antiviolenza Oasi 8 marzo grazie alla collaborazione tra la Croce rossa italiana, il Comune di Avezzano, la Provincia dell’Aquila, la prefettura, la Asl, il consiglio dell'Ordine degli avvocati di Avezzano.

L’obiettivo del centro è quello di tendere una mano alle donne in difficoltà e aiutarle grazie a un percorso coordinato da personale qualificato.

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