Avezzano, scopa e stracci: punito lo studente fumatore

Al Torlonia inizia la settimana di punizione: straccio e scopone allo studente sorpreso a fumare. Il preside Leonio affianca un bidello al ragazzo. Bagno pulito in 20 minuti

AVEZZANO. Straccio e scopone in mano al posto dei libri di latino e greco per scontare la sigaretta fumata nel cortile. Ha iniziato ieri a scontare la punizione per aver infranto il divieto di fumo imposto dal preside Ilio Leonio lo studente del liceo Classico Torlonia che, per una settimana, affiancherà il bidello nella pulizia del bagno. Un'iniziativa contestata e bollata come «umiliante», ma una psicologa è d'accordo con il preside: «Un'attività educativa per far capire ai ragazzi quali sono le loro responsabilità».

Mentre tutti i compagni al termine delle lezioni sono usciti, ieri lo studente sorpreso a fumare la scorsa settimana in cortile ha seguito un bidello nei bagni. Pur non avendo mai utilizzato degli oggetti per la pulizia domestica, il liceale si è dovuto adattare per scontare la pena inflitta a chi viene sorpreso a fumare nell'edificio scolastico.

«Ha iniziato la punizione questa mattina (ieri per chi legge)», ha spiegato il preside Ilio Leonio al termine delle lezioni.

«Il giovane ha affiancato un bidello nella pulizia di uno dei bagni della scuola, proprio come avevamo previsto nel nuovo regolamento scolastico». Secondo quanto confermato dal bidello, anche se lo studente non aveva mai aiutato la madre nelle pulizie di casa, è stato all'altezza della situazione e ha eseguito i lavori in tempi record.

Il dirigente scolastico infatti ha precisato che «la punizione prevedeva un'ora di pulizia del bagno al termine delle lezioni, ma il ragazzo ha finito tutto in venti minuti e poi è uscito da scuola».

Ora però il liceale dovrà mantenere i tempi del primo giorno di "lavoro" per tutta la settimana.

La punizione infatti, che prevede anche il pagamento di una multa di 37 euro e la sospensione per due giorni, andrà avanti fino alla fine della settimana. I professori messi a vigilare sul divieto del fumo nel frattempo continuano le perlustrazioni dei bagni, soprattutto durante l'intervallo. Il dirigente scolastico ha sottolineato che dopo il giovane non è stato sorpreso più nessuno a fumare, anche se «prima o poi qualcuno ci cascherà di nuovo», è convinto Leonio.

Sulla questione è intervenuta anche la dottoressa Floriana De Michele, psicologa e psicoterapeuta. Secondo l'esperta per capire perché i ragazzi infrangono il divieto di fumo nella scuola «bisogna capire cosa c'è alla base del loro comportamento».

Il giovane sorpreso la scorsa settimana infatti avrebbe avuto «un comportamento non corretto nei confronti dell'istituzione scuola forse perché non ha la cognizione del posto in cui si trova e delle regole che in quella sede si devono rispettare». Per la psicologa, che opera anche nel consultorio di Civitella Roveto dove spesso le capita di assistere proprio i giovani, «la scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei ragazzi al pari della famiglia. Un ruolo innanzitutto educativo che può essere sostituito in alcuni casi anche a quello della famiglia».

La scelta quindi del preside Leonio di far pulire i bagni a chi non rispetta il divieto di fumo «è un'attività educativa importante non solo per il giovane sorpreso a fumare, ma anche per il gruppo dei pari, cioè i suoi compagni, i quali apprendono indirettamente da quello che sta facendo il ragazzo».

L'atto del pulire, secondo la dottoressa De Michele, non sarebbe umiliante, «ma potrebbe essere preso dal ragazzo semplicemente come un gioco. L'emozione di infrangere le regole non è escluso che possa essere sostituita però con la tristezza di dover pulire il bagno. In ogni caso se i giovani non vengono messi mai davanti alle proprie responsabilità non capiranno mai quando sbagliano».

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