Avezzano, sventata truffa del finto finanziere: «Mi hanno detto che mio marito era coinvolto in una rapina»

22 Ottobre 2025

Il racconto di una donna al Centro: «Volevano gioielli, agiscono sulle emozioni. Si può restare soggiogati da qualcuno che fa leva sulle nostre paure»

AVEZZANO. Un tentativo di truffa complesso, a manipolare la mente di una coppia di San Pelino. «Siamo persone sveglie, ci siamo sempre chiesti come facessero certi truffatori a raggirare le vittime. Oggi però abbiamo avuto la dimostrazione di come si possa restare soggiogati da qualcuno che fa leva sulle emozioni»: così la donna finita nel mirino dei malviventi. Che solo dopo 30 minuti di telefonata è riuscita a scongiurare che l’ardito piano andasse in porto. Tutto ha avuto inizio nella tarda mattinata di lunedì. Al telefono fisso di un’abitazione della frazione di Avezzano un finto tenente della Guardia di finanza del distaccamento locale ha chiesto espressamente di parlare con il marito.

«Deve raggiungerci con urgenza nei nostri uffici», ha detto la voce al telefono. «La preghiamo di uscire immediatamente di casa. Non appena si sarà messo in macchina ci chiami dal suo cellulare a questo numero». Così ha fatto l’uomo. Si è messo in viaggio verso il comando della finanza e, una volta giunto al piazzale adiacente, ha avvisato l’uomo in linea - nel frattempo rimasto in collegamento diretto - di essere arrivato. «Perfetto, attenda in macchina, verrà da lei un collega. Ma nell’attesa la preghiamo di lasciare aperta la chiamata». Nessun finanziere andrà mai a prenderlo. L’obiettivo dei truffatori era tenerlo più tempo possibile fuori casa, dove nel frattempo la donna aveva ricevuto una seconda chiamata.

«Signora, sono il tenente di prima. Le spiego cosa sta accadendo. Questa mattina in centro ad Avezzano è stata rapinata una gioielleria. L’auto sulla quale i rapinatori sono fuggiti aveva la stessa targa della macchina di suo marito. Crediamo sia stata clonata. Ma per prassi non possiamo escludere che lui stesso fosse coinvolto. Dobbiamo verificare tra i gioielli che ha in casa se ci fossero dei pezzi risultati rubati. Per questo le chiediamo di metterli in un sacchetto e di attendere l’arrivo di un collega in borghese che verrà a ritirarli tra pochi minuti».

A quel punto la donna è stata sopraffatta. «La posizione di suo marito è molto seria», continuavano a ripeterle. «Nel sacchetto metta anche il bancomat. Mi dice il pin?». Quell’ultima richiesta ha convinto la donna che si trattasse di un tentativo di truffa. Ha agganciato e ha atteso di parlare con il marito. Poi entrambi hanno presentato denuncia al commissariato.

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