Caos Juve Stabia, l’ombra della camorra sul club campano: “Non si esclude il rinvio di qualche gara”

La società calcistica di serie B nella bufera: è stata disposta l’amministrazione controllata. Sabato 10 gennaio prevista la sfida con il Pescara
CASTELLAMARE DI STABIA. È stata disposta l'amministrazione controllata per la società sportiva Juve Stabia, che gioca nel campionato di serie B, a causa di presunte infiltrazioni mafiose. Il decreto - che riguarderebbe anche altre società che si occupano dei servizi annessi alle manifestazioni sportive - è stato emesso dal tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, del Procuratore Nazionale Antimafia e del Questore di Napoli.
A gestire la società sarà adesso un pool di professionisti appositamente nominato. "Un quadro generale preoccupante, un caso scuola": così il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo ha definito la 'subordinazione' alla camorra, in particolare ai clan D'Alessandro e Imparato, della società sportiva Juve Stabia oggi finita, su disposizione del tribunale di Napoli, sotto gestione controllata. "Si tratta - ha detto Melillo - del terzo caso in Italia: prima della Juve Stabia ci sono stati analoghi provvedimenti per il Foggia Calcio e il Crotone Calcio".
«Condizionamento mafioso evidente, l’intera rete dei servizi era legata al pressing mafioso. Persino il consuocero di Luigi D’Alessandro è stato contiguo o vicino a questa società, se non addirittura in condizioni di rappresentanza formale. Importante che ci sia il processo di risanamento del club, di qui l’importanza del lavoro della Prefettura e della società civile. Sarà importante la consapevolezza del fatto che il calcio non può essere strategia di condizionamento da parte dei clan». E ancora: «tutto il settore del ticketing e dello stewarding vanno ridisegnati e affidati a competenze all’insegna della legalità». Il prefetto Michele di Bari aggiunge: «Valutazione in atto per una serie di società che lavoravano in questo campo su cui gravano doverosi accertamenti. La fase successiva è legata alla azione di bonifica per aver contezza delle ripercussioni sul territorio, bisogna ricostruire un percorso con avvedutezza e all’insegna della collaborazione istituzionale con il comune di Napoli». Spiega ancora il prefetto: «Non si esclude la possibilità di rinviare qualche gara, lì dove necessario».
Sabato 10 gennaio 2026 è prevista la sfida di campionato contro il Pescara allo stadio Romeo Menti