TAGLIACOZZO

Bancarotta fraudolenta, nei guai imprenditore delle materie plastiche

Operazione della Finanza: sequestrati macchinari, terreni e un deposito di rifiuti. L'accusa: fallimento per oltre 5 milioni di euro

TAGLIACOZZO. La Guardia di finanza di Avezzano ha dato esecuzione a un’ordinanza cautelare nei confronti di un imprenditore di Tagliacozzo - attivo nel settore della produzione di materie plastiche - che, con operazioni dolose svolte nello stesso sito produttivo (in continuità con altre società precedentemente fallite), omettendo di onorare debiti tributari e quelli contratti con i fornitori di materie prime, generava un imponente passivo che causava lo stato d’insolvenza delle società e il successivo fallimento.

Secondo le indagini, l’imprenditore si è reso responsabile del reato di bancarotta fraudolenta, perché nella sua qualità di amministratore legale di due società, ne provocava il fallimento per oltre 5 milioni di euro e l’aggravante di aver commesso più fatti di bancarotta e aver cagionato danni patrimoniali di rilevante gravità.

A conclusione delle indagini, con ordinanza del giudice per le indagini preliminari Maria Proia, è stata data esecuzione al sequestro di un’area aziendale di oltre 8.000 metri quadrati, un opificio, un fabbricato industriale nonché vari macchinari e attrezzature. È stata inoltre disposta la nomina di un amministratore giudiziario per consentire la prosecuzione dell’attività imprenditoriale del sito industriale sottoposto a sequestro.

Nel corso dell’esecuzione dei provvedimenti, le Fiamme gialle hanno scoperto e sequestrato un’area di circa 1.600 metri quadrati dove erano stati depositati rifiuti pericolosi e speciali costituiti, principalmente, da scarti di lavorazione delle materie plastiche.