Bar e pub, chiusura all’una Salta l’incontro in Comune
In settimana la nuova convocazione dei rappresentanti
SULMONA. Chiusura anticipata dei locali notturni (all’una) per prevenire gli schiamazzi e maggiori controlli anti-vandali. Il sindaco Fabio Federico annuncia una nuova ordinanza, che seguirà quella che ha vietato la somministrazione di alcolici ai minori di 16 anni.
Il sindaco intende rispondere così alle recenti lamentele dei residenti del centro storico. Ma prima di far scattare il provvedimento, Fabio Federico vuole aprire un confronto con le associazioni di categoria. Il primo incontro, però, è andato deserto. Un’altra convocazione è in programma per la prossima settimana.
«Se non si presenterà nessuno» avverte il sindaco Federico «sarò costretto a firmare comunque, e senza alcun confronto con le parti, l’ordinanza che prevede di fissare l’orario di chiusura dei locali all’una di notte. È tutto pronto».
Attualmente la normativa impone una chiusura entro le due per i locali cittadini (bar, pub e discoteche).
Schiamazzi notturni e baruffe in centro storico da anni caratterizzano le serate estive e i weekend in città, ma per il sindaco Federico la situazione sta degenerando - nei mesi scorsi ci sono state anche risse sfociate in denunce delle forze dell’ordine - e occorre individuare delle soluzioni. Un po’ come è stato fatto con l’ordinanza con cui è stata vietata la vendita di alcolici ai minori di 16 anni. «Ogni giorno», aggiunge il sindaco Federico, «riceviamo segnalazioni e proteste di cittadini stanchi di sopportare schiamazzi notturni e scorribande. Molti giovani, poi, prendono di mira anche i monumenti, spesso utilizzati come latrine. Tutto questo sembra eccessivo e non possiamo fare finta che non stia succedendo nulla».
Le piazze Garibaldi, Capograssi e del Carmine sono ritenute le «più calde» della città, almeno in base alle segnalazioni in possesso del Comune. Qui si concentrerebbe il maggior numero di giovani e meno giovani che amano tirar tardi, tra schiamazzi e canti e, talvolta, qualche rissa. «È difficile tracciare una mappa di questo fenomeno che sta diventando davvero allarmante», conclude Federico, «credo che ora si stia toccando il fondo e per questo vanno adottati dei provvedimenti. Come sindaco mi preme tutelare l’intera città».