Bazzano, roghi negli alloggi post-sisma: la polizia a caccia delle prove

20 Ottobre 2025

Alla squadra mobile il compito di individuare il responsabile degli otto incendi in pochi mesi a Bazzano. L’uomo portato in questura è stato denunciato per oltraggio, distrutti altri quattro appartamenti

L’AQUILA. Dopo l’ennesimo incendio al Progetto Case di Bazzano, nella palazzina disabitata di via Fabrizio De André adiacente a quella che è stata presa di mira nei mesi scorsi, scatta un’indagine della squadra mobile per individuare il responsabile o i responsabili perché è ormai acclarato che l’origine dei roghi sia dolosa e che la mano, a quanto pare, sia la stessa in tutti gli episodi registrati, ben otto da fine luglio ad oggi. Questo è il quadro che emerge dopo un’altra nottata da incubo per i residenti che abitano le palazzine del complesso. Il giovane portato in Questura l’altra notte è stato denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale dopo aver inveito contro gli agenti della squadra Volante intervenuti sul posto durante le concitate fasi dello spegnimento del fuoco. Al momento sul suo conto non ci sono altri sospetti. Il giorno dopo, però, è pure quello della conta dei danni. In questa occasione a prendere fuoco sono stati quattro appartamenti, tre al secondo piano e uno al primo piano di cui è andata in fiamme solo una stanza, da un lato della palazzina e una parte di tetto. Nel secondo piano i tre sono andati completamente distrutti, due già erano danneggiati dal precedente rogo. Il lavoro dei vigili del fuoco è proseguito incessantemente per tutta la notte per spegnere il rogo che ha interessato gli appartamenti del piano superiore e per effettuare le conseguenti operazioni di bonifica dell’area terminate solo ieri mattina. Seppur la denuncia da parte del Comune verrà fatta martedì mattina ufficialmente, come riferito da fonti interne, la squadra mobile già si sta muovendo in tal senso. La situazione è seria e i cittadini vivono da mesi nella paura e nell’esasperazione. Un residente fa notare che, questa volta, vicino alla palazzina colpita ci sono condutture del gas e la centralina dell’Enel quindi le cose sarebbero potute andare molto peggio. Molte persone, mentre i vigili del fuoco lavoravano senza sosta, si sono ritrovate sotto al palazzo che bruciava per commentare una situazione che ritengono inaccettabile, come inaccettabile per loro è il silenzio in questi mesi da parte delle istituzioni.

Per molte persone l’incuria di questi luoghi ha fatto sì che si sviluppassero nel tempo fenomeni di micro criminalità, occupazioni abusive, furti e spaccio oltre ad un vandalismo sempre crescente. Sebbene il Comune abbia un piano di abbattimento e riconversione, le palazzine bruciate saranno demolite a breve per lasciare il posto alla scuola nazionale per il servizio civile, per i cittadini è passato davvero troppo tempo e la situazione rischia di peggiorare, anche perché episodi simili hanno toccato nel corso degli anni anche altri appartamenti localizzati in altri posti.

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