Bilancio, tagli contestati
Meno soldi a Università e sociale, 40 gli emendamenti
SULMONA. Approda in aula il 13 maggio il contestato bilancio dell’amministrazione Federico. Ieri, sul tavolo della segreteria generale, sono arrivati una quarantina di emendamenti, anche da parte della maggioranza. La minoranza punta il dito contro l’assenza di scelte politiche e critiche arrivano anche dai non addetti ai lavori.
In programma anche la discussione del programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012 e l’elenco annuale 2010 e il piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili comunali. Si tratta dell’elenco di alcune proprietà comunali messe in vendita (perché poco redditizie) e di una diversa gestione di altre che costano, al Comune, circa 500mila euro l’anno di manutenzione a fronte di entrate pari a poco più di 120mila euro. Anche quest’anno, inoltre, si dovrà fare i conti con la diminuzione delle entrate derivanti dall’Ici (prima casa) per circa 770mila euro e con il taglio dei trasferimenti statali.L’opposizione annuncia battaglia e lo fa depositando decine di emendamenti al documento programmatico, contestato da subito.
Sotto accusa è finita la «mancanza di programmazione che, invece, dovrebbe caratterizzare il bilancio dell’amministrazione» così la minoranza ha chiesto le dimissioni dell’assessore Giuseppe Schiavo (Udc). E sulla discussione per l’approvazione del bilancio, non si esclude l’arrivo di qualche «fuoco amico» dai banchi della maggioranza che pure ha presentato qualche emendamento al bilancio. «Si tratta» sottolineano alcuni consiglieri «di precisazioni e suggerimenti».
Ma i malcelati dissapori che aleggiano da circa due mesi tra la maggioranza, potrebbero esplodere proprio in occasione dell’impegnativo consiglio comunale. In totale il bilancio prevede tagli per due milioni e mezzo di euro, rispetto all’anno scorso, che hanno colpito soprattutto cultura e sociale. È quanto emerge dallo studio sul documento finanziario dell’economista sulmonese Aldo Ronci. A farne le spese è soprattutto l’Università, a cui viene cancellato il finanziamento di 106mila euro. Una scure senza precedenti sul Polo universitario sulmonese che solo a settembre si è trasferito nella nuova sede della caserma Pace e che pensava all’attivazione di corsi di specializzazione e master.
«La pesante riduzione delle entrate» spiega Ronci «lascia invariata la spesa per il personale (che rappresenta comunque il 45,5% delle spese correnti), ma rende impossibile gli investimenti. Cioè marketing territoriale, valorizzazione prodotti tipici, infrastrutture e manifestazioni per il turismo».
Tagli significativi si registrano anche nel sociale, con un meno 343mila euro rispetto all’anno scorso.
La forbice ha colpito maggiormente il progetto «Non autosufficienza», rivolto a persone in difficoltà, a cui è stato azzerato il capitolo contenente i 140mila euro; quello «Insieme sempre» con meno 108mila euro e le rette per le strutture pubbliche con meno 52mila euro. (c.b. e f.p.)

In programma anche la discussione del programma triennale delle opere pubbliche 2010-2012 e l’elenco annuale 2010 e il piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili comunali. Si tratta dell’elenco di alcune proprietà comunali messe in vendita (perché poco redditizie) e di una diversa gestione di altre che costano, al Comune, circa 500mila euro l’anno di manutenzione a fronte di entrate pari a poco più di 120mila euro. Anche quest’anno, inoltre, si dovrà fare i conti con la diminuzione delle entrate derivanti dall’Ici (prima casa) per circa 770mila euro e con il taglio dei trasferimenti statali.L’opposizione annuncia battaglia e lo fa depositando decine di emendamenti al documento programmatico, contestato da subito.
Sotto accusa è finita la «mancanza di programmazione che, invece, dovrebbe caratterizzare il bilancio dell’amministrazione» così la minoranza ha chiesto le dimissioni dell’assessore Giuseppe Schiavo (Udc). E sulla discussione per l’approvazione del bilancio, non si esclude l’arrivo di qualche «fuoco amico» dai banchi della maggioranza che pure ha presentato qualche emendamento al bilancio. «Si tratta» sottolineano alcuni consiglieri «di precisazioni e suggerimenti».
Ma i malcelati dissapori che aleggiano da circa due mesi tra la maggioranza, potrebbero esplodere proprio in occasione dell’impegnativo consiglio comunale. In totale il bilancio prevede tagli per due milioni e mezzo di euro, rispetto all’anno scorso, che hanno colpito soprattutto cultura e sociale. È quanto emerge dallo studio sul documento finanziario dell’economista sulmonese Aldo Ronci. A farne le spese è soprattutto l’Università, a cui viene cancellato il finanziamento di 106mila euro. Una scure senza precedenti sul Polo universitario sulmonese che solo a settembre si è trasferito nella nuova sede della caserma Pace e che pensava all’attivazione di corsi di specializzazione e master.
«La pesante riduzione delle entrate» spiega Ronci «lascia invariata la spesa per il personale (che rappresenta comunque il 45,5% delle spese correnti), ma rende impossibile gli investimenti. Cioè marketing territoriale, valorizzazione prodotti tipici, infrastrutture e manifestazioni per il turismo».
Tagli significativi si registrano anche nel sociale, con un meno 343mila euro rispetto all’anno scorso.
La forbice ha colpito maggiormente il progetto «Non autosufficienza», rivolto a persone in difficoltà, a cui è stato azzerato il capitolo contenente i 140mila euro; quello «Insieme sempre» con meno 108mila euro e le rette per le strutture pubbliche con meno 52mila euro. (c.b. e f.p.)
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