Biomasse, un pasticcio infinito

Il centrodestra: Cialente revochi il parere favorevole e D’Alfonso assuma una posizione meno ambigua

L’AQUILA. Un pasticcio infinito. L’impianto a biomasse progettato nei pressi di Monticchio, Onna e Bazzano, dalla società Futuris aquilana nel 2009 dopo poche settimane dal sisma e in una situazione di grande caos anche negli ambienti amministrativi, rischia di pesare (politicamente) come un macigno sulle spalle dell’amministrazione Cialente e sulla Regione. A tuonare contro «l’ambiguità e la mancanza di decisionismo» è stata ieri l’opposizione di centrodestra in consiglio comunale. Nella nuova puntata della vicenda è venuto fuori che la Regione ha appoggiato il ricorso presentato al Consiglio di Stato dalla Futuris aquilana, ricorso contro la sentenza del Tar che ha detto no alla centrale a biomasse come chiesto in particolare dal comitato civico «La terra dei figli» di Monticchio , la pro loco di Onna, e altre associazioni locali.

Il 28 febbraio scorso la Regione ha presentato il suo ricorso, in appoggio alla Futuris, contro tutti questi soggetti.

Tra l’altro con un “refuso” ironico che vede, nell’intestazione del documento, non il presidente D’Alfonso, ma il suo predecessore Chiodi. «La Regione ha due facce», ha detto Guido Quintino Liris di Forza Italia «da un lato c’è chi presenta risoluzioni (il riferimento è al documento, votato in aula, con cui il consigliere del Pd Pierpaolo Pietrucci e Sara Marcozzi del M5S hanno chiesto al presidente di procedere con la Valutazione d’impatto sanitario alla quale vincolare la revoca delle autorizzazioni), dall’altro i suoi funzionari vanno avanti con il ricorso contro la sentenza del Tar».

Le opposizioni chiedono però chiarezza anche al Comune, soprattutto per quanto riguarda le norme urbanistiche che non consentirebbero la realizzazione (come previsto nel progetto) di locali sotterranei in quella zona, classificata «P1», a moderato rischio esondazione. In sostanza, il centrodestra chiede al Comune «di revocare in autotutela il parere favorevole formulato in sede di Conferenza dei servizi nel 2010», ha spiegato Alessandro Piccinini, «e il diniego alla realizzazione della centrale». Emanuele Imprudente (L’Aquila città aperta) ha ricordato che «il centrodestra non è contrario alle biomasse in quanto tali, bensì alla realizzazione dell’impianto in quel luogo specifico, tra Onna, Bazzano e Monticchio, che di industriale ha ormai ben poco».

Se ne discuterà l’8 aprile in commissione Territorio.

Marianna Gianforte

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