Bisegna, c'è un orso bruno E in paese scatta il fuggi fuggi
Mamme in fuga con i loro bambini. Una fioraia scappata dalla chiesa in cui stava preparando gli adobbi per un matrimonio. Ecco cosa ha scatenato l'ennesima incursione dell'orso bruno che da tre giorni passeggia per la frazione di frazione di S. Sebastiano, nel comune di Bisegna
Un esemplare adulto di orso bruno marsicano ha attraversato per intero la frazione di S. Sebastiano, nel comune di Bisegna, mettendo in fuga residenti e turisti. E' accaduto ieri alle 19 e 30 circa, quando la strada principale della piccola frazione del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, era gremita di persone.
Alcune mamme, alla vista del plantigrado, che con andatura caracollante si dirigeva verso di loro e i loro bambini, si sono fatte prendere dal panico con qualcuna di loro che è caduta nella fuga.
L'animale, fortunatamente, non ha aggredito nessuno e poi si è diretto verso la chiesa, dove la fioraia stava allestendo gli addobbi per un matrimonio.
Alla vista dell'orso, trovandoselo sull'uscio della chiesa, è fuggita dalla porta secondaria della sagrestia, abbandonando il lavoro.
Sono tre giorni che l'animale, incurante della presenza umana, si aggira per le vie del paese ed è per questo che il Corpo forestale dello Stato ha organizzato dei pattugliamenti al fine di tutelare la pubblica incolumità.
Alcune mamme, alla vista del plantigrado, che con andatura caracollante si dirigeva verso di loro e i loro bambini, si sono fatte prendere dal panico con qualcuna di loro che è caduta nella fuga.
L'animale, fortunatamente, non ha aggredito nessuno e poi si è diretto verso la chiesa, dove la fioraia stava allestendo gli addobbi per un matrimonio.
Alla vista dell'orso, trovandoselo sull'uscio della chiesa, è fuggita dalla porta secondaria della sagrestia, abbandonando il lavoro.
Sono tre giorni che l'animale, incurante della presenza umana, si aggira per le vie del paese ed è per questo che il Corpo forestale dello Stato ha organizzato dei pattugliamenti al fine di tutelare la pubblica incolumità.